ANIE: licenziare subito il decreto sulla documentazione antimafia
ANIE accoglie con favore alcune misure di semplificazione adottate in questi giorni dal Governo in materia di Appalti Pubblici, ma chiede a gran voce che tra le priorità dell’Esecutivo sia annoverato anche il licenziamento del Decreto correttivo del Codice Antimafia, al quale ANIE e le maggiori utilities del settore, con un documento congiunto e condiviso, hanno fornito nei mesi un contributo fattivo. Il provvedimento, all’ordine del giorno del CdM dello scorso 16 maggio, ma in seguito discusso solo nella riunione del pre-consiglio, introduce alcune semplificazioni sulla documentazione necessaria alla partecipazione a bandi pubblici.
In particolare, il provvedimento consentirebbe, garantendo le stesse tutele della trasparenza negli appalti, di non bloccare la stipula dei contratti di appalto o il perfezionamento delle pratiche di finanziamento, che rischiano di arrestarsi per l’eccessivo allungarsi dei tempi di rilascio della documentazione antimafia da parte delle Prefetture, letteralmente “ingolfate” di richieste dopo l’abolizione dei certificati rilasciati dalle Camere di Commercio. Ad oggi Il provvedimento si è arenato, ma ANIE ritiene che ciò sia estremamente deleterio, per i danni che si creerebbero nell’attesa di una decisione che di fatto è contenuta in un decreto già pronto per entrare subito in vigore.