Inizia il recepimento delle nuove direttive comunitarie in materia di appalti pubblici e concessioni 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE
Il 29 agosto scorso il Governo ha varato il disegno di legge delega sul recepimento delle nuove direttive in materia di appalti e concessioni che andrà presentato in Parlamento.
Il testo recepisce molte delle osservazioni formulate da Confindustria e a suo tempo inviate al Vice Ministro per le Infrastrutture Riccardo Nencini.
La delega prevede l’emanazione di un decreto legislativo – il cui termine di entrata in vigore è individuato in due mesi antecedenti a quello di recepimento indicato in ciascuna delle direttive, ovvero aprile 2016 – che determinerà l’abrogazione dell’attuale Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs. 163/2006) e che conterrà le disposizioni di recepimento delle direttive, sia in materia di procedure di affidamento, di gestione e di esecuzione di appalti che di concessioni.
I criteri e i principi a cui il Governo dovrà attenersi per l’adozione del testo normativo sono la trasparenza e la pubblicità delle procedure di gara e delle fasi prodromiche e successive, la riduzione degli oneri documentali a carico dei partecipanti, la razionalizzazione delle procedure di spesa attraverso anche adeguate forme di centralizzazione della committenza e riduzione del numero delle stazioni appaltanti, la razionalizzazione ed estensione delle forme di partenariato pubblico privato, la revisione del sistema di qualificazione degli operatori economici in base a criteri di omogeneità e trasparenza, la razionalizzazione dei metodi di risoluzione delle controversie alternativi al rimedio giurisdizionale e il miglioramento delle condizioni di accesso al mercato degli appalti e delle concessioni per le PMI.
Federazione ANIE seguirà costantemente i lavori volti all’emanazione della nuova normativa oltre a continuare a partecipare al tavolo tecnico di coordinamento istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche europee a cui sono presenti i maggiori enti e amministrazioni pubbliche, oltre alle associazioni di categoria più rappresentative.