rifiuti obbligatoria la classificazione pericolosa per i codici a specchio

Rifiuti: obbligatoria la classificazione pericolosa per i “codici a specchio”

In vigore dal 18 febbraio le nuove regole nazionali per la classificazione

20 Febbraio 2015 – a partire dal 18 febbraio molti rifiuti prima classificati come non pericolosi si stanno trasformando in pericolosi a seguito di una norma, entrata in vigore in tale data, ed in contrasto con il nuovo Regolamento 1357/2014/UE e Decisione 955/2014/UE che entreranno invece in vigore dal 1 giugno 2015.

Il problema si è originato in sede di conversione in Legge 116/2014 del DL 91/2014 cosiddetto “competitività”. Tale norma modifica la premessa dell’Allegato D, parte IV, del Testo Unico Ambiente (D.lgs. 152/2006) sulla classificazione dei rifiuti.
In base alla norma in questione i rifiuti non pericolosi con “codici a specchio” (identificabili come pericolosi o meno), che nel 2011 costituivano il 66% della produzione totale di rifiuti speciali, secondo i nuovi criteri si troverebbero ad essere classificati quasi sempre come pericolosi secondo un non specificato “principio di precauzione”, rendendoli ingestibili dagli impianti che li avevano da sempre gestiti.

Le modalità previste per valutare la pericolosità o meno dei rifiuti non solo non considerano il contesto di riferimento (provenienza, materie impiegate, sostanze) ma impongono anche la ricerca dei “composti peggiori”, una locuzione avulsa dal contesto tecnico/scientifico e che implica peraltro un giudizio soggettivo.

Tali variazioni hanno ricadute gestionali e sanzionatorie molto gravi per produttori e gestori di rifiuti con il rischio del blocco totale del già carente sistema nazionale di smaltimento e recupero, infatti, oltre ai maggiori costi necessari per lo smaltimento, si originerebbero anche una serie di problematiche dovute alla scarsità di impianti abilitati alla gestione.

Allo scopo di chiarire il contenuto delle disposizioni emanate, al Governo era stato richiesto, tramite un ordine del giorno approvato alla camera il 6 agosto 2014, di emanare una circolare esplicativa, purtroppo al momento non ancora pubblicata.