Circolare n.46 – Aggiornamento a maggio 2016 Contatore FER non FV

1 Luglio 2016

Vi informiamo che il GSE ha pubblicato l’aggiornamento al 31 maggio 2016 del Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici.

Il costo è di 5,554 miliardi di euro, con una diminuzione di circa 51 milioni di euro rispetto al mese precedente. La riduzione è dovuta al sovrapporsi di più effetti: circa 43 mln euro per la decorrenza dei termini per l’entrata in esercizio di impianti iscritti in posizione utile nei registri (DM 6 luglio 2012) e circa 3,5 mln euro per l’azione di controllo da parte del GSE. Un’ulteriore diminuzione è, infine, da attribuirsi alla progressiva scadenza del periodo di incentivazione di impianti a CV e CIP6.

La proiezione del contatore non tiene ancora in conto gli effetti dell’art. 70 decies della Legge Stabilità del 2016, che prevede per quanto concerne gli impianti a biomasse, a bioliquidi ed a biogas che hanno cessato al 1.1.2016 o cesseranno entro il 31.12.2016 di beneficiare di incentivi sull’energia prodotta sino al 31.12.2020. Il GSE conferma rispetto al mese precedente che il potenziale impatto della Legge di Stabilità si aggira intorno ai 100 mln euro, anche se il limite superiore dell’intervallo è di 138 mln euro.

Per quanto riguarda lo scenario evolutivo del contatore nel 2017 rileviamo un netto miglioramento degli scenari rispetto al mese precedente; infatti nel worst case il tetto verrebbe superato solo nel primo semestre 2017 e non su tutto l’arco del 2017; inoltre negli scenari base e best non si prevede uno sforamento del tetto dei 5,8 mld euro all’anno. Questo non solo grazie alle motivazioni su espresse, ma anche per l’effetto del PUN, la cui proiezione nel corso degli ultimi due mesi è cresciuta di circa 3 €/MWh (+7,5%).

Nel Contatore rientrano gli oneri d’incentivazione riguardanti gli impianti CIP6 (quota rinnovabile), i Certificati Verdi e le Tariffe Onnicomprensive (DM 18/12/2008), gli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il Solare Termodinamico, gli impianti ammessi ai registri in posizione utile o vincitori delle procedure d’asta (DM 6/7/2012) e gli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del DM 6/7/2012 a seguito dell’entrata in esercizio.

La pubblicazione avvenuta ieri in GU del DM FER non FV determinerà la revisione del contatore grazie all’art. 27. Ci si attende che la prossima pubblicazione degli scenari del contatore GSE sia appiattita per effetto del calcolo della media triennale dei valori mensile. Inoltre la nuova metodologia di calcolo del prezzo dell’energia elettrica (punti b) e c) del suddetto art.) contribuirà a ridurre il valore mensile del contatore, in quanto il PUN negli ultimi anni ha vissuto un trend in costante discesa, che si sta confermando anche per il 2016. In dettaglio l’art. 27 prevede:

  • a) Il GSE inserirà nel contatore solo a decorrere dalla data di entrata in esercizio il costo degli impianti ammessi a registro in posizione utile, il costo degli impianti vincitori delle procedure di asta al ribasso, il costo degli impianti di cui all’art. 19 e una stima del costo degli impianti ad accesso diretto per i mesi futuri di applicazione del decreto. Fino a tale data, il GSE attribuirà il costo a una data presunta, stimata tenendo conto dei tempi tipici di entrata in esercizio e dell’eventuale decadenza degli impianti desunta dai dati storici a disposizione;
  • b) il prezzo dell’energia elettrica verrà determinato sulla base di una media triennale (24 mesi precedenti e 12 mesi successivi rispetto al mese di calcolo del contatore), come risultante dagli esiti del mercato a termine pubblicati sul sito del GME;
  • c) il suddetto prezzo dell’energia verrà assunto anche ai soli fini della definizione del costo dell’incentivo attribuibile agli impianti che usufruiscono di incentivi calcolati per differenza rispetto a tariffe incentivanti costanti, ivi inclusi gli impianti che accedono a tariffe fisse onnicomprensive e gli impianti di cui all’articolo 19, comma 1, del DM 6 luglio 2012 (cioè impianti soggetti alla conversione del diritto ai certificati verdi in incentivo);
  • d) ogni mese il GSE calcola la media, per il triennio successivo, dei valori mensili; tale media è definita «costo indicativo annuo medio degli incentivi» e qualora il costo indicativo annuo medio degli incentivi, riferito al mese in cui è effettuato il calcolo, raggiunga i 5,8 milioni di euro il decreto cessa di efficacia;
  • e) prima della data di apertura delle sessioni di procedure di aste e registro, il GSE verificherà che il costo correlato ai contingenti resi disponibili non comporti il superamento del limite dei 5,8 miliardi di euro. Qualora il costo correlato comportasse il superamento del limite, tutti i contingenti saranno ridotti dal GSE nella medesima misura percentuale

Disponibili per qualsiasi necessità di chiarimento e di approfondimento.

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