Taiwan: nuove strategie per il settore dei semiconduttori dopo i dazi statunitensi

23 Luglio 2025

A partire da luglio 2025, gli Stati Uniti hanno introdotto una tariffa al 32% su tutte le importazioni da Taiwan, inclusi i semiconduttori. Questa misura ha generato forti pressioni su un’economia fortemente orientata all’export, spingendo il governo e le imprese taiwanesi ad accelerare la diversificazione produttiva e geografica.

Tra le principali risposte strategiche figurano: l’espansione di impianti produttivi all’estero, la costruzione di alleanze internazionali con partner in Asia, Europa e Nord America e il lancio di un ampio programma nazionale di politiche fiscali e industriali a sostegno dell’innovazione.

Il piano prevede investimenti pluriennali in tecnologie emergenti, tra cui l’intelligenza artificiale e l’integrazione avanzata di chip, oltre a misure per potenziare il capitale umano e incentivare la produzione sostenibile, in linea con gli obiettivi ambientali globali.

Taiwan punta così a rafforzare la propria posizione nel mercato globale dei semiconduttori, non solo contrastando gli effetti delle barriere commerciali, ma anche consolidando un modello industriale più resiliente, autonomo e competitivo.

Fonte: AInvest

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