Gli edifici residenziali nelle classi A4 – B raggiungono il 20% del totale
Gli edifici residenziali meno performanti (classi F-G) scendono al 45,3%
Presentati in occasione della manifestazione SAIE a Bari i dati del VI Rapporto annuale di ENEA e CTI sulla certificazione energetica degli edifici che confermano il miglioramento delle prestazioni energetiche del patrimonio edilizio italiano con gli edifici residenziali più efficienti (classi A4-B) che raggiungono il 20% del totale e quelli meno performanti (classi F-G) che scendono al 45,3%.
Anche il settore non residenziale mostra segnali positivi, con una quota di edifici nelle classi A4-B pari al 20%, mentre quelli più energivori (F-G) scendono al 30,9%.
l Rapporto ENEA-CTI si basa su oltre 1,2 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE) emessi nel 2024 e registrati da ENEA nel Sistema Informativo sugli APE (SIAPE), strumento nazionale per il monitoraggio dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio.
Il Rapporto propone due focus:
- Catasto Energetico Unico, che integra i dati su impianti termici e APE, in linea con l’imminente revisione della normativa sugli impianti termici;
- Nuove funzionalità del Portale Nazionale sulla Prestazione Energetica degli Edifici (PnPE2), tra cui il Sistema Esperto per la Prestazione Energetica (SEPE), una guida per cittadini, aziende e Pubblica Amministrazione su incentivi fiscali, costi e benefici degli interventi.
Il rapporto illustra inoltre i risultati del sondaggio condotto da CTI e ANACI su 1.500 amministratori di condominio: il 76,7% riconosce l’importanza dell’efficienza energetica e dell’APE, ma emergono ancora ostacoli di natura economica (81,5%) e burocratico-normativa (47,4%).