Cina: ulteriori 70 miliardi di dollari per la produzione nazionale di chip
La Cina sta valutando un pacchetto di incentivi del valore di 70 miliardi di dollari per finanziare e sostenere l’industria nazionale dei semiconduttori, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dai fornitori esteri e raggiungere l’autosufficienza tecnologica.
Questa decisione giunge in un contesto di crescenti restrizioni all’esportazione imposte dagli Stati Uniti, in particolare sui chip avanzati per l’intelligenza artificiale. Il pacchetto, che dovrebbe operare separatamente rispetto alle iniziative già esistenti, segnala la determinazione ad attuare una strategia che coinvolga l’intera nazione, al fine di rafforzare le capacità produttive interne.
Gli investimenti cinesi si concentreranno sulle aree strategiche, tra cui la progettazione di chip, i processi litografici avanzati e l’infrastruttura di produzione, con l’obiettivo di colmare il divario tecnologico esistente con i leader del settore, come la taiwanese TSMC. Sebbene la tecnologia cinese non sia ancora al livello di avanguardia di TSMC, questo investimento sembrerebbe mirato a chiudere tale divario in tempi brevi, indipendentemente dal costo.
Una parte sostanziale degli investimenti è inoltre destinata a fortificare la corsa nazionale all’intelligenza artificiale, un fronte chiave nella competizione globale. Tra i probabili beneficiari di questo supporto figurano le grandi aziende che stanno sviluppando chip AI domestici, che Pechino sta già promuovendo attivamente. Il governo è infatti fermamente intenzionato a supportare e imporre le alternative nazionali nei data center e nelle infrastrutture critiche, consolidando così la filiera interna.
Questo investimento non è solo una reazione alle restrizioni statunitensi, ma riflette la strategia a lungo termine della Cina per trasformare la nazione in un hub globale di produzione di semiconduttori avanzati. Il piano ha l’obiettivo di garantire la sicurezza nazionale nell’accesso alla tecnologia e di sostenere la crescita economica favorendo l’innovazione interna.
Fonte: Elettronica & Mercati