ANIE ASSIL: indagine 2023 sulla sostenibilità nelle aziende del comparto illuminazione
L’88% delle aziende dell’illuminazione ritiene che la sostenibilità generi profitto, ma servono maggiori sgravi fiscali per aiutare le aziende nella transizione green.
L’illuminazione è un comparto sempre più green e che riconosce il valore strategico della sostenibilità nei processi e nel posizionamento sul mercato. È questa la fotografia scattata da ASSIL in occasione dell’Assemblea Generale che si è svolta presso la Sede Dallara di Varano de’ Melegari.
ASSIL, Associazione Nazionale dei Produttori di Illuminazione, raggruppa circa 90 aziende che rappresentano un comparto con un fatturato complessivo di circa 2,8 miliardi, e che, nonostante la crisi energetica e inflazione, sta mantenendo i buoni risultati raggiunti nel 2022. Nei primi 9 mesi del 2023 – secondo i dati di ANIE – le aziende dei produttori di illuminazione hanno visto crescere lievemente la domanda del mercato interno generando un aumento del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2022 del +0,2%. Una leggera diminuzione – invece – si è riscontrata nei confronti di quello estero -0,5%.
Dall’indagine 2023 sulla sostenibilità realizzata tra le aziende associate ad ASSIL in occasione dell’Assemblea emerge come il 56% redige un report di sostenibilità e il 51% ha ottenuto un rating di sostenibilità (22% unsolicited e 29% solicited). Per le imprese che lavorano nel comparto dell’illuminazione l’attenzione a questi temi viene intesa prima di tutto come un vantaggio competitivo (la pensa così il 51% degli intervistati), mentre per il 40% costituisce un’importante opportunità di sviluppo. Il 4% degli imprenditori – invece – la ritiene un costo aziendale, e solo il 6% associa la sostenibilità all’ottenimento e opportunità di finanziamento.
Secondo il 66% delle aziende del settore le certificazioni sono il modo migliore per riconoscere un prodotto sostenibile. Per il 30% – invece – un segnale evidente è l’utilizzo di materiali riciclati o la riciclabilità del prodotto. L’88% delle aziende ritiene che la sostenibilità contribuisce a generare profitto nel lungo termine. Ma in che modo è possibile incentivare questo tipo di percorso? In primis sono gli sgravi fiscali a poter aiutare le aziende (52%), in secondo luogo il sostengo all’innovazione (33%), senza dimenticare la formazione (15%).
“I dati raccolti durante l’Assemblea rispecchiano una volontà ben precisa: quella di costruire un DNA aziendale sostenibile capace di intercettare tutti i vantaggi competitivi della rivoluzione verde. Così le aziende che lavorano in questa filiera potranno incarnare ancora di più eccellenza e innovazione” – ha rimarcato Aldo Bigatti, Presidente ASSIL. La sostenibilità oggi si presenta come un percorso obbligato per ogni azienda che mira a una leadership di mercato perché come ha ricordato Giovanni Fracasso, Professor of Finance – MBA at Bologna Business School “rappresenta il motore di un cambiamento epocale”. “Si tratta di un processo che deve partire dal cda e coinvolgere tutte le parti del business perché è strategia e non marketing. La sostenibilità, inoltre, influenza la supply chain e nel riplasmare le catene, se un’azienda è sostenibile, diventa protagonista e può diventarlo prima degli altri”. Le aziende che lavorano nel campo dell’illuminazione rappresentano una filiera che applica standard di qualità elevati, e attraverso l’innovazione e il trend della sostenibilità può raggiungere traguardi importanti. “L’illuminazione ha un ruolo fondamentale quando si parla di sostenibilità. Come filiera dobbiamo impegnarci per mostrare i benefici di una corretta illuminazione, attraverso le aziende che cavalcano l’innovazione” – ha ricordato Carlo Comandini, Vicepresidente ASSIL.
“Se si sfruttassero i meccanismi d’incentivazione pubblici presenti ad oggi in Italia e le misure contenute nel PNRR in 5 anni potremmo generare un risparmio pari all’1,5% degli obiettivi europei 2030. Durante l’assemblea pubblica le istituzioni presenti hanno ribadito la loro apertura nell’instaurare sinergie con l’Associazione. “Quando si parla di transizione energetica e tecnologica non si pensa come prima cosa al tema della luce, e questo è un errore” – ha rimarcato il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini. “Il contributo di ciò che attiene al tema della luce è, invece, fondamentale, ma si tratta di una materia che deve essere spiegata dagli esperti. Per questo motivo da parte nostra c’è la massima disponibilità a lavorare insieme ai rappresentanti del settore per elaborare strumenti utili a efficiente la gestione delle risorse energetiche indicando chiaramente quali siano le possibilità e opportunità per migliorare.
Sul tema della co-progettazione è intervenuta anche Michela Zanetti, Sindaco di Fornovo di Taro e rappresentante di ANCI Emilia-Romagna– “Tante volte ci si interroga sul tema della sostenibilità soprattutto quella dell’illuminazione, nel nostro caso quella pubblica, che è uno dei temi centrali. Con la crisi energetica, il tema dell’illuminazione pubblica è diventato cogente, e per chi non si è mosso per tempo ha rappresentato un contraccolpo importante. Le amministrazioni locali hanno bisogno di agganciare tutte le proposte di miglioramento e di efficientamento. Competenza, conoscenza e coprogettazione sono i tre approcci di cui abbiamo bisogno.