sala stampa

Forum #Ripartitalia Transizione 4.0. ANIE ha partecipato ai tavoli tecnici dedicati ai beni strumentali e ai beni immateriali

Lunedì 7 dicembre si è tenuto il primo forum multimediale dedicato al piano Transizione 4.0. Il Presidente ANIE Busetto ha partecipato agli incontri tecnici dedicati ai beni strumentali e ai beni immateriali. Agli incontri sono intervenuti anche Daniel De Vito, capo della segreteria tecnica del ministero dello sviluppo economico (Mise) ed Elio Catania senior advisor e consigliere per la politica industriale del Mise.

Si è tenuto lunedì 7 dicembre «#Ripartitalia Transizione 4.0» il primo forum multimediale dedicato interamente al piano che rappresenta l’indirizzo di politica industriale dell’Italia, che vale 23,8 miliardi di euro e contiene stimoli alle imprese in forma di crediti di imposta con aliquote variabili. II piano Transizione 4.0 è al momento il primo progetto che ufficialmente farà parte del Recovery Fund italiano. A spiegare gli obiettivi, le modalità di attuazione e le azioni da attuare per cogliere l’opportunità è intervenuto in primis Stefano Patuanelli, Ministro dello Sviluppo Economico, che ha presentato il piano durante l’esclusiva intervista one-to one con Andrea Cabrini, direttore di ClassCnbc.

A seguire si è svolta la prima delle due tavole rotonde cui hanno partecipato le principali associazioni industriali e i professionisti che le assistono.

Si è cominciato con l’incontro tecnico dedicato ai beni strumentali cui ha partecipato Daniel De Vito, capo della Segreteria Tecnica del Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), e i rappresentanti di alcune delle principali federazioni italiane: Anie, Anima, Confapi, Federmeccanica, Ucimu e Ucima.

A seguire, l’approfondimento tecnico dedicato ai beni immateriali, cui sono intervenuti Elio Catania, senior advisor e consigliere per la politica industriale del Mise, oltre ai rappresentanti di Anie, Confindustria digitale, Confindustria Servizi Innovativi, Assosoftware e Anitec-Assinform.

In fine, si è parlato delle tecnologie abilitanti fornendo alle aziende e a tutti gli ascoltatori le informazioni necessarie per beneficiare di queste misure. Ad aprire la sessione, cui hanno partecipato fra le altre Abb, Bosch e Cisco, è stato Marco Tàisch, presidente del Competence Center Made.

Il Presidente Giuliano Busetto che ha partecipato  ad entrambe le tavole tecniche dedicate ai beni strumentali e ai beni immateriali ha dichiarato:

“Il nostro giudizio sul Piano Transizione 4.0 è positivo perché finalmente abbiamo un piano coordinato e coerente, abbiamo rafforzato una serie di aliquote valide per i beni strumentali ma anche per i beni immateriali. Quello che manca è lo sconto diretto in fattura, che è presente nel superbonus 110 e noi avremmo voluto fosse previsto anche per gli incentivi legati a Transizione 4.0. A nostro parere, è fondamentale inoltre un chiaro piano di comunicazione del provvedimento perché occorre spiegare all’opinione pubblica il ruolo strategico dell’industria e dell’innovazione per il nostro paese.

Stiamo dialogando in modo costruttivo con il Ministero e, come Confindustria, vogliamo farci portavoce sul territorio dell’importanza del piano e illustrare chiaramente che cosa oggi vuole dire investire nella digitalizzazione. E’ infatti necessario trasformare le imprese italiane e questa trasformazione porta benefici, non solo sul mercato domestico ma anche per l’export, in quanto il tessuto delle industrie italiane è costituito da piccole e medie imprese che fanno dell’export il proprio obiettivo principale.

Dobbiamo poi sottolineare che, quando si parla di PMI, le filiere sono fondamentali, perché se, ad esempio, non parte l’automotive chi produce macchine utensili che sono utilizzate prevalentemente in quel settore non so come può trarre beneficio da questo piano”.

Infine, il Presidente di ANIE, parlando dei beni immateriali, ha sottolineato come si aspetta molto dallo sviluppo del software: “Il mercato richiede una maggiore flessibilità dal punto di vista produttivo, una  customizzazione di prodotto, dobbiamo pensare a una simulazione integrale non solo della macchina ma della linea, dell’impianto, del progetto stesso.

Come ANIE, abbiamo all’interno le grandi imprese che si occupano di  industrial software e riteniamo che i processi di simulazione, di creazione del modello digitale dalla macchina all’impianto siano essenziali per spingere nella digitalizzazione di impresa.

Gli investimenti sul software industriale sono quindi fondamentali per trasformare le imprese italiane rendendole più efficienti e ammentandone la produttività”.