Bonus Ristrutturazioni edilizie: aggiornata la Guida dell’Agenzia delle Entrate
La guida analizza nel dettaglio le agevolazioni disponibili aggiornate alla Legge di Bilancio 2025. Confermata dal Governo la proroga anche per il 2026 delle stesse aliquote.
Proprio mentre vengono confermate le proroghe delle aliquote 2025 fino a tutto il 2026 (in attesa della ratifica definitiva con la Legge di Bilancio 2026), l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una nuova guida aggiornata a ottobre 2025 sulle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
La guida, arricchita da esempi pratici e tabelle, aiuta cittadini e professionisti a orientarsi tra le diverse tipologie di bonus e chiarisce le regole introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, che ha semplificato il sistema riunendo i principali incentivi – Bonus Ristrutturazioni, Ecobonus e Sismabonus – in due sole aliquote, una per la prima casa e una per gli altri immobili.
Attualmente, la detrazione “maggiorata” al 50% è valida solo per il 2025, in attesa che la nuova Legge di Bilancio confermi l’estensione anche al 2026.
Il Bonus Ristrutturazioni, previsto dall’articolo 16-bis del TUIR, rimane l’agevolazione più conosciuta. Consente di detrarre dall’Irpef parte delle spese per lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, oltre che per la costruzione di autorimesse, l’acquisto di immobili ristrutturati e l’installazione di impianti fotovoltaici. La detrazione al 50% è prevista per numerosi interventi, tra i quali l’installazione o sostituzione di impianti elettrici, videocitofoni, telecamere di sorveglianza e interruttori differenziali nelle abitazioni.
Nel 2027, le percentuali scenderanno rispettivamente al 36% e 30%, con un tetto di 96.000 euro di spesa agevolabile; dal 2028, il limite si ridurrà a 48.000 euro e la detrazione sarà fissa al 30% per tutti.
La guida aggiornata ricorda anche che la detrazione va ripartita in dieci rate annuali e spetta a chi possiede o detiene un immobile in base a un titolo idoneo. È applicabile anche ai lavori eseguiti da imprese che ristrutturano interi fabbricati da vendere o assegnare entro 18 mesi.
Infine, oltre alla detrazione Irpef, restano attive altre agevolazioni fiscali, come l’Iva ridotta per specifici interventi edilizi e la detrazione degli interessi passivi dei mutui accesi per ristrutturare la propria abitazione principale.