Brevetti energetici: la Cina domina, l’Italia in calo

31 Luglio 2025

Rapporto I-Com 2025: innovazione nelle tecnologie elettriche e mobilità, soprattutto in Asia

Nel 2023, i brevetti totali a livello mondiale hanno superato i 2 milioni, crescendo del 10% rispetto all’anno precedente, con la Cina responsabile di quasi 900.000 brevetti. I brevetti in tecnologie energetiche (come geotermia, eolico, fotovoltaico, nucleare, ecc.) sono aumentati solo del 3,3% annuo. Questa crescita moderata è dovuta a una diminuzione generalizzata in quasi tutti i Paesi, ad eccezione della Cina.

La distribuzione geografica dei brevetti energetici mostra una netta concentrazione in Asia, in particolare in Cina e Giappone. Sebbene il Giappone sia stato storicamente un leader, ha registrato un rallentamento dal 2017. La Cina, al contrario, ha superato il Giappone nel 2020 e nel 2023 è stato l’unico Paese con una crescita a doppia cifra (+12,1%), con quasi 51.000 brevetti concessi. La Corea del Sud ha superato gli Stati Uniti con un +6%. Molti altri Paesi hanno mostrato un calo, con la Russia che ha registrato un -89% e l’Italia un -12%, peggiore della media (-10%).

Nel 2023, i brevetti nel campo delle tecnologie elettriche sono aumentati significativamente, raggiungendo 127.727 unità. Le principali aree di innovazione sono gli accumuli energetici, il solare fotovoltaico, l’eolico e il nucleare. Aumenti consistenti (oltre il 100%) si sono visti per geotermico, nucleare e idroelettrico, mentre fotovoltaico ed eolico sono cresciuti di oltre il 30%. Solo il termoelettrico ha registrato una contrazione.

Anche in questo settore, la Cina domina con 44.792 brevetti, seguita dalla Corea del Sud. Il successo cinese è attribuito a ingenti investimenti in ricerca e sviluppo e a politiche governative che incentivano esplicitamente il deposito di brevetti, sebbene ciò sollevi dubbi sulla loro qualità.

Per quanto riguarda la mobilità elettrica, nel 2023 i brevetti per l’energy storage hanno rappresentato il 53,9% del totale globale, seguiti dai veicoli elettrici (15,2%) e dalle stazioni di ricarica (14%). I veicoli ibridi hanno mostrato un declino. La Cina è leader anche in questo ambito (7.510 brevetti), mentre la Germania è l’unico Paese europeo a superare i 1.000. L’Italia ha un ruolo marginale con soli 96 brevetti, ma si distingue per un maggiore avanzamento nei veicoli elettrici rispetto agli ibridi.

Il rapporto analizza anche il settore dei lavori verdi. Nel 2024, la domanda di competenze sostenibili è cresciuta globalmente del 5,9%, ma in Italia l’incremento è stato solo dello 0,12%. I settori con la maggior percentuale di lavoratori con competenze green nel nostro Paese sono agricoltura, servizi ed edilizia. I dati OCSE rivelano che solo un quarto degli studenti italiani ha competenze basilari sulla sostenibilità ambientale, un dato inferiore alla media UE e OCSE. L’Italia non figura tra i Paesi che offrono più posizioni lavorative legate alla transizione energetica a livello globale.

Allegato:
– Rapporto I-Com sull’innovazione energetica – Edizione 2025