Brexit: cosa cambia per le imprese
I possibili scenari e i cambiamenti nella gestione delle procedure doganali e dei rapporti commerciali con clienti/fornitori del Regno Unito
Il 14 novembre 2018, i negoziatori dell’UE e del Regno Unito hanno raggiunto un’intesa sul testo dell’accordo di recesso. Il 22 novembre è stato inoltre raggiunto un accordo sulla dichiarazione politica che definisce il quadro delle future relazioni tra le parti.
In seguito, i leader dell’UE a 27 si sono incontrati per una riunione straordinaria del Consiglio europeo (Articolo 50) domenica 25 novembre 2018, e, in tale occasione, hanno approvato l’accordo di recesso e la dichiarazione politica sulle future relazioni UE-Regno Unito.
Lo scorso 11 dicembre il Parlamento britannico doveva riunirsi per approvare l’accordo del Brexit deal o no-deal, ma come è stato annunciato dal primo ministro britannico, il voto è stato rinviato alla terza settimana di gennaio. In seguito, Parlamento europeo probabilmente dovrà votare l’approvazione di tale accordo di recesso tra fine gennaio e inizio febbraio 2019. Soltanto con l’esito positivo di queste consultazioni l’accordo potrà entrare in vigore il 30 marzo 2019, come previsto dall’articolo 185.
A prescindere dal risultato dei due voti, il 29 marzo 2019, il Regno Unito uscirà ufficialmente dall’UE e diventerà Paese terzo e questo comporterà diversi cambiamenti soprattutto per quanto riguarda i seguenti ambiti:
- commercio di beni
- trasporti e logistica
- scambio dati e tecnologie dell’informazione e della comunicazione
- tassazione
- conseguente giuridiche della transizione del Regno Unito da Paese membro UE a quello di Paese terzo
- questioni energetiche e misure di contrasto ai cambiamenti climatici
- accesso al mercato
- mobilità dei lavoratori
- servizi finanziari
- partecipazione a programmi e iniziative UE
Il recesso potrebbe avvenire con o senza accordo e questa decisione comporterà due diversi scenari. Nel primo caso, ovvero il recesso con accordo, si rimodulano i rapporti tra l’UE e il Regno Unito con la previsione di un periodo transitorio che andrà dal 29 marzo 2019 al 31 dicembre 2020 e volto a mitigare l’impatto della Brexit sui cittadini e imprese. Nel caso in cui il recesso avvenisse senza accordo, dal 29 marzo 2019 il Regno Unito sarà un Paese terzo e il diritto dell’Unione europea cesserà di applicarsi nei suoi confronti.
Costi ed oneri per le imprese dipenderanno da come verranno disciplinate le future relazioni bilaterali e la sfera doganale è tra quelle suscettibili di incidere maggiormente. La loro intensità dipenderà, da molti fattori, ma soprattutto dall’incidenza della compliance doganale. Le transazioni commerciali torneranno a basarsi su dichiarazioni di import/export e su documenti di transito, generando costi aggiuntivi rispetto agli attuali trasferimenti intracomunitari. Una volta a regime l’accordo futuro, anche gli scambi tra UK e i Paesi terzi non saranno più disciplinati dagli accordi commerciali e di libero scambio conclusi dalla UE; ciò avrà un impatto sulle catene del valore paneuropee, riducendo verosimilmente la competitività dell’Europa nel quadro, sempre più critico, dei rapporti globali tra macro-aree integrate. Inoltre porrà nuovamente il problema della definizione di regole di origine e, soprattutto, del loro cumulo ai fini dell’ottenimento del regime preferenziale.
In tale contesto lo scorso 3 dicembre si è svolto a Milano presso la sede di Assolombarda l’incontro “Brexit: cosa cambia per le imprese”con l’obiettivo di fare chiarezza sulla normativa applicabile per le imprese e approfondire gli aspetti doganali e i cambiamenti di natura procedurale legati ai vari scenari possibili con il supporto dell’Agenzia delle Dogane e di esperti doganali.
Per maggiori approfondimenti nella colonna di destra è possibile scaricare:
- nota di aggiornamento curata da Confindustria;
- nota sugli aspetti doganali e commerciali curata da Confindustria;
- presentazioni dell’evento del 3 dicembre;
- il programma dell’evento.
L’accesso alla documentazione è riservata ai Soci ANIE iscritti al sito.
Per richiedere le credenziali di accesso o per maggiori informazioni contattare l’Area Internazionalizzazione di ANIE: internazionale@anie.it – Tel. 02 3264.227/205