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Bruno Forzinetti eletto alla Presidenza di ANIE AssoAscensori

Il 03-Luglio-2024

Necessario il sostegno delle istituzioni per migliorare l’accessibilità del patrimonio immobiliare nel nostro Paese.

Bruno Forzinetti, milanese, classe 1965, Legale rappresentante e Socio della Forzinetti Ascensori di Bresso (MI), l’azienda di famiglia operante nel settore degli ascensori, è stato eletto lo scorso 13 giugno durante l’Assemblea dei Soci alla Presidenza di ANIE AssoAscensori, l’associazione che all’interno di Federazione ANIE riunisce le aziende che operano nella progettazione, costruzione di impianti e componenti, installazione, riparazione e manutenzione di ascensori, montacarichi, scale e marciapiedi mobili, montascale e piattaforme elevatrici. Nel rispetto del principio di alternanza alla Presidenza tra rappresentanti delle diverse componenti dell’Associazione, Forzinetti prende il testimone da Angelo Fumagalli di Schindler che ha presieduto l’Associazione negli ultimi cinque anni.

Nel corso della carriera professionale Forzinetti ha maturato una vasta expertise nel settore: già membro di numerosi comitati e associazioni a livello nazionale, dal 2014 è nel Comitato Direttivo di AssoAscensori come Presidente di ALMA, Associazione imprese ascensori, membro di ANIE AssoAscensori dal 2005.

Priorità dell’agenda  di Forzinetti, annunciata in occasione della sua nomina, è proseguire il dialogo con i ministeri sui temi di interesse per ANIE AssoAscensori, in primis la legislazione tecnica e fiscale legata all’abbattimento delle barriere architettoniche, con il duplice obiettivo di contribuire all’accessibilità diffusa e rispondere alla crescente necessità di “svecchiare” il parco edilizio ed impiantistico del Paese. Secondo i dati ISTAT elaborati da CRESME per conto di ANIE AssoAscensori, oltre 770 mila edifici residenziali con 4 o più piani presenti sul territorio sono sprovvisti di ascensori e solo il 12,6% degli edifici residenziali con tre piani fuori terra sono dotati di un impianto, su di uno stock complessivo di oltre 12 milioni di edifici residenziali. Inoltre, laddove presenti, oltre 500 mila ascensori sono stati installati prima del 1989, anno di entrata in vigore della prima legislazione sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Dati critici che attestano che più della metà degli ascensori in funzione nel  Paese data oltre 30 anni e che circa il 60% non è munito di tecnologie in grado di garantire adeguati livelli di sicurezza per addetti e utenti, né di soddisfare gli standard di accessibilità e comfort in particolare per anziani e persone con disabilità motorie o visive. Si tratta, inoltre, di ascensori nella gran parte dei casi privi di soluzioni che rispondano a obiettivi di efficientamento energetico e digitalizzazione, pesando sui consumi e tali da non consentire il monitoraggio da remoto e la manutenzione predittiva.

Il comparto Ascensori e Scale Mobili ha mantenuto nel 2023 un trend in costante crescita, archiviando l’anno con un incremento del fatturato aggregato del 9,5% a valori correnti, grazie alla sostenuta domanda interna di nuove installazioni e di sostituzioni complete, che ha beneficiato dell’espansione del settore delle costruzioni e dei meccanismi di incentivazione fiscale legati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Anche le esportazioni nel corso del 2023 hanno confermato un buon ritmo di crescita (+8,6% a valori correnti). I maggiori contributi all’espansione delle vendite estere sono derivati dal mercato tedesco (+25%), prima destinazione delle tecnologie italiane del comparto. Al di fuori dell’area europea anche altri mercati hanno mostrato segni di vitalità: tra questi le crescite più ampie si sono registrate in Egitto (+33%), Australia (+19%), Israele (+21%). In flessione le vendite verso l’Arabia Saudita (-4%) che a fine 2023 rappresenta il primo mercato di destinazione extra europeo.

L’Italia è un polo produttivo strategico per il settore ascensoristico. Nella componentistica i risultati delle esportazioni degli ultimi anni hanno consentito alle tecnologie italiane di far crescere la quota di mercato a livello globale. A fine 2023 l’Italia si conferma terzo esportatore globale, con una quota del 9,2% sui mercati mondiali.

L’elevata incertezza del contesto economico globale induce alla cautela nel prevedere l’andamento del comparto nell’anno in corso. Nei primi tre mesi del 2024 le esportazioni hanno registrato una flessione dell’8%, rispetto allo stesso periodo del 2023, dovuta in primis al calo sui principali mercati di destinazione in area europea, cui è indirizzato oltre il 70% delle vendite estere. Per quanto concerne il mercato interno, guardando al settore delle costruzioni, l’abolizione degli incentivi non potrà che confermare l’indebolimento atteso sul fronte residenziale, che potrà essere solo in parte compensato dalla domanda pubblica, supportata dalla progressiva attuazione delle progettualità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Le prospettive di crescita del mercato interno e la prevista flessione dei mercati esteri suscitano qualche dubbio sulla tenuta del settore per il prossimo futuro. È tuttavia il quadro delineato da CRESME sull’accessibilità del patrimonio edilizio italiano che desta maggiore preoccupazione, in assenza di un sostegno da parte delle istituzioni. Questi numeri – ha dichiarato il neo Presidente Forzinettinon possono essere ignorati e richiedono un importante investimento in termini di azioni e risorse, una sfida che la nostra Associazione è pronta a raccogliere.

Nel corso del mio mandatoha concluso Forzinettimi impegnerò per concretizzare le iniziative che hanno contraddistinto l’Associazione negli ultimi anni, nell’ottica di una continuità programmatica con i miei predecessori. Abbiamo optato per una squadra di Presidenza snella e dinamica che consenta di coinvolgere tutti i membri del Comitato Direttivo e il Past President in specifiche iniziative istituzionali. La competenza e l’esperienza di chi mi ha preceduto saranno alleati vincenti nel proseguire il lavoro già avviato e affrontare l’evoluzione legislativa e normativa in atto e le nuove sfide legate alla transizione ecologica e digitale”.