Conto Termico 3.0

2 Settembre 2025

Approvato il nuovo decreto che aggiorna il Conto Termico 3.0: più fondi (fino a 900 milioni €), incentivi estesi a edifici non residenziali e nuovi soggetti (tTerzo Settore, comunità energetiche), con procedure semplificate e coperture fino al 100%. Agevolazioni per fotovoltaico con accumulo, pompe di calore e sistemi BACS

Il 5 agosto 2025 è stato ufficialmente approvato dalla Conferenza Unificata il nuovo Conto Termico 3.0.

Il Conto Termico 3.0 entra in vigore con un pacchetto di aggiornamenti, il principale è il limite di spesa annua portato a 900 milioni di euro (400 milioni per le pubbliche amministrazioni e 500 milioni per soggetti privati come cittadini e imprese). Nell’elenco dei beneficiari sono stati inclusi anche gli enti del terzo Settore, equiparati alle PA e gli edifici non residenziali privati, oltre alla PA.

Tra le nuove tecnologie incentivabili troviamo il fotovoltaico con accumulo e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, a patto che siano installati insieme alla sostituzione dell’impianto termico con pompe di calore.

I massimali di spesa sono stati innalzati fino al 65% per soggetti privati e fino al 100% per interventi su edifici pubblici in comuni fino a 15.000 abitanti.

Sarà possibile accedere agli incentivi anche tramite CER o autoconsumo collettivo.

Per accedere agli incentivi del Conto Termico 3.0, gli interventi devono rispettare determinati requisiti.

Tipologie di intervento ammessi:

Efficienza energetica

  • Coibentazione di pareti e coperture
  • Sostituzione di infissi
  • Installazione di schermature solari
  • Sistemi di building automation (BACS)

Produzione da fonti rinnovabili

  • Caldaie a biomassa
  • Pompe di calore
  • Solare termico
  • Fotovoltaico con accumulo (se integrato a sostituzione impianto termico)
  • Colonnine EV (solo se combinate con pompe di calore)

L’edificio deve essere già esistente e accatastato. Gli interventi devono essere realizzati da installatori qualificati. Deve essere dimostrato il risparmio energetico previsto. Gli impianti devono rispettare i valori limite di rendimento o emissioni, indicati dal GSE.

Gli incentivi non sono cumulabili con altri bonus (es. Superbonus, Ecobonus) e sono erogati direttamente dal GSE, in una o più rate annuali (fino a 5). GSE è responsabile dell’intero iter. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto verrà attivato il portale aggiornato.

Tra i documenti richiesti per accedere all’incentivo, anche l’attestato di Attestato di Prestazione Energetica (APE) pre e post-intervento (se previsto).

Il Conto Termico 3.0 rappresenta un’opportunità concreta per i tecnici del settore costruzioni, come progettisti impiantistici e consulenti CER, ma anche Energy Manager. Enti locali, scuole e sanità pubblica potranno realizzare interventi a costo zero