digitalizzazione a rischio anie sit riunisce la filiera tlc per salvare il piano italia 1 giga

Digitalizzazione a rischio: ANIE SIT riunisce la filiera Tlc per salvare il Piano Italia 1 Giga

Il 07-Maggio-2025

Oggi a Roma il convegno ANIE SIT. Focus su fibra ottica e 5G: imprese e istituzioni a confronto per superare i ritardi e rilanciare gli investimenti

A poco più di un anno dalla scadenza del Piano Italia 1 Giga, la filiera delle telecomunicazioni italiane lancia l’allarme: ritardi nei cantieri, carenza di manodopera, ostacoli burocratici e sostenibilità economica delle imprese rischiano di compromettere gli obiettivi di digitalizzazione del Paese. Il settore delle costruzioni di reti di telecomunicazioni in Italia sta attraversando una crisi strutturale che mette a rischio la sua stabilità economica e il raggiungimento degli obiettivi del PNRR per la digitalizzazione del Paese.

Per affrontare queste criticità e proporre soluzioni concrete, ANIE SIT – l’Associazione che all’interno di Federazione ANIE rappresenta le aziende attive nella realizzazione e gestione delle infrastrutture di rete – ha organizzato oggi 7 maggio a Roma il convegno Filiera Tlc e digitalizzazione dell’Italia: criticità e proposte per centrare gli obiettivi del PNRR per favorire il dialogo tra imprese e istituzioni, con l’obiettivo di individuare soluzioni condivise che garantiscano la sostenibilità del comparto, prevengano insolvenze, tutelino l’occupazione e contribuiscano alla transizione digitale del Paese evitando che si creino squilibri insostenibili per le imprese.

Oggi il comparto delle telecomunicazioni è, infatti, stretto tra due criticità: da un lato la difficoltà nel reperire manodopera qualificata; dall’altro, la mancanza di continuità operativa nei cantieri, soprattutto a causa di ritardi burocratici e mancati permessi nei comuni. Le imprese, pur avendo investito in mezzi e risorse umane, faticano a operare e spesso si trovano a sostenere costi senza adeguati ritorni economici. In alcune regioni italiane la combinazione di scarsa lavorabilità e carenza di risorse è tale da compromettere seriamente gli obiettivi.  A ciò si aggiungono fattori strutturali come l’aumento dei costi dei materiali e del debito, la ritardata fatturazione delle opere eseguite e la concorrenza di settori più attrattivi sul piano salariale che penalizzano il reclutamento nel comparto Tlc.

Per Luigi Piergiovanni, Presidente di ANIE SIT “Il Piano Italia 1 Giga procede a rilento: a marzo 2025 siamo al 48% di avanzamento medio, ma molte regioni sono ben sotto questa soglia. Se non cambiano le condizioni operative e non vengono introdotte misure straordinarie, il sistema non ce la farà a raggiungere l’obiettivo del 2026. Le nostre imprese hanno investito in mezzi e risorse, ma oggi affrontano ritardi nei pagamenti, carenze di manodopera e una continua incertezza nei flussi di lavoro. Servono interventi rapidi su permessi, listini, fiscalità e incentivi, ma anche una riflessione realistica sul cronoprogramma. Non possiamo permetterci che metà del Paese resti indietro nella digitalizzazione.”

All’incontro verrà trattato anche il tema del mercato radiomobile e dell’espansione del 5G, ancora rallentata da vincoli autorizzativi, nonostante la disponibilità di forza lavoro.

L’evento vedrà la partecipazione di operatori di rete, istituzioni, imprese e stakeholder del settore. Tra i partecipanti Infratel, Open Fiber, FiberCop, Eolo, Retelit, Wind Tre, Fastweb-Vodafone, Cellnex e Inwit, insieme al Dipartimento per la Transizione Digitale e al MIMIT.