Direttiva Case Green
Il Ddl di Delegazione Ue 2025 non contiene il recepimento della direttiva EPBD
Il Ddl di Delegazione europea 2025, approvato dal Consiglio dei ministri in data 22 luglio, ha suscitato forti critiche in quanto il provvedimento non contiene il recepimento della direttiva EPBD. La direttiva è in vigore dal 29 maggio 2024 e gli Stati membri avevano due anni di tempo per recepirla.
Nel frattempo la Commissione europea ha pubblicato a fine giugno una serie di documenti per supportare la sua implementazione, mentre il Centro studi Fondazione geometri ha analizzato l’andatura dell’Italia lungo il percorso tracciato dalla Direttiva. E’ stata raggiunta una riduzione dei consumi energetici degli edifici residenziali pari al 9,1%, rispetto al 16% richiesto al 2030.
Nel nostro paese si dovrebbe intervenire complessivamente su oltre 9,7 milioni di edifici oggi in classe E, F o G; oltre il 75% del patrimonio edilizio residenziale, che una volta riqualificato porterebbe a una riduzione delle emissioni di CO2 per oltre 14 milioni di tonnellate.
Il ritardo nel recepimento della Direttiva potrebbe portare all’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia. Attualmente sono aperte 66 procedure d’infrazione, di cui 12 riguardano il mancato recepimento delle direttive comunitarie e 54 per violazioni del diritto europeo, con multe pari a 1,205 miliardi di euro.