DURC di congruità: il Ministero del Lavoro chiarisce ambiti e competenze grazie all’interpello promosso da Federazione ANIE

5 Novembre 2025

Con l’Interpello n. 4 del 17 ottobre 2025, il Ministero del Lavoro ha fornito importanti chiarimenti sull’applicazione del DURC di congruità, rispondendo al quesito presentato da Federazione ANIE a tutela delle imprese dei settori tecnologici e impiantistici.

Introdotto nel 2020, il DURC di congruità è uno strumento di verifica dell’incidenza della manodopera nei lavori edili. Fin dalla sua attuazione, la disciplina ha posto numerosi interrogativi, in particolare per le imprese che operano in settori contigui all’edilizia, come quello elettrotecnico e impiantistico.
Le difficoltà interpretative, legate soprattutto all’obbligo di iscrizione alle Casse Edili, hanno infatti creato incertezze applicative e ostacoli operativi nei cantieri.

Per fare chiarezza e garantire un’applicazione coerente della norma, Federazione ANIE ha presentato al Ministero del Lavoro, lo scorso 6 agosto, un interpello volto a definire in modo preciso competenze e ambiti di applicazione della disciplina.

La risposta ministeriale del 17 ottobre rappresenta un importante passo avanti:

  • la verifica della congruità della manodopera si applica solo agli interventi riconducibili al settore edile, anche se svolti da imprese che applicano un contratto diverso, restando escluse le lavorazioni non edili eventualmente presenti nel cantiere;

  • l’iscrizione alle Casse Edili è richiesta esclusivamente alle imprese che svolgono attività prevalentemente edili, in base al CCNL applicato e alla natura dell’attività aziendale;

  • le imprese che operano in via prevalente nel settore edile devono richiedere il DURC di congruità tramite la Cassa Edile di riferimento;

  • le imprese appartenenti a settori non edili possono ottenere il DURC di congruità senza obbligo di iscrizione, corrispondendo alla Cassa Edile i soli oneri di servizio.

Il chiarimento consente di superare un nodo interpretativo che, negli ultimi anni, aveva generato incertezza e aggravi per numerosi operatori economici.

Grazie all’iniziativa di Federazione ANIE, viene ora assicurata un’applicazione più equilibrata e coerente del meccanismo di verifica, nel rispetto delle specificità delle imprese dei comparti tecnologici e impiantistici.

Un risultato che conferma l’impegno di ANIE nel promuovere un quadro regolatorio chiaro e funzionale, a sostegno della competitività e dell’operatività delle imprese rappresentate.