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ENEA e CTI presentano il Rapporto Annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici

Il 60% degli edifici italiani si collocano nelle classi F-G ma gli edifici con prestazioni energetiche più alte passano dal 7% al 10% del totale.

In data 24 settembre ENEA e CTI hanno presentato il Rapporto Annuale sulla Certificazione Energetica degli Edifici. Grazie a ristrutturazioni importanti e nuove costruzioni, nel periodo 2016-2019, gli edifici ad elevate prestazioni energetiche in Italia sono passati da circa il 7% al 10% del totale. Il rapporto si basa su oltre 4,5 milioni di Attestati di Prestazione Energetica (APE) del periodo 2016-2019, di cui l’85% riguardanti immobili residenziali.

Dal rapporto emerge come oltre il 60% del parco immobiliare italiano si collochi nelle classi energetiche meno efficienti (F-G), soprattutto perché costruito principalmente tra il 1945 e il 1972. Le nuove costruzioni rappresentano il 3,4% degli APE, di questi più del 90% sono ad elevate prestazioni energetiche (A4-B). Il settore non residenziale (15% del totale degli APE), ricade per oltre il 50% nelle classi energetiche intermedie (C-D-E) e per più del 10% in quelle più efficienti (A4-B). I risultati mostrano un miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili nazionali ma occorre un’accelerazione del processo di riqualificazione per raggiungere gli obiettivi al 2050 di un parco edilizio totalmente decarbonizzato.