Industria 4.0
Le tecnologie abilitanti la digitalizzazione dell’industria
Il Piano Nazionale Industria 4.0, introdotto con la Legge di Bilancio 2017, prevede un insieme di misure organiche e complementari volte a favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività. Con la Legge di Bilancio 2018, oltre alla manifattura e ai servizi diventano protagonisti anche le competenze e il lavoro. Nel 2019 si prosegue sulla strada degli incentivi agli investimenti in digitalizzazione delle imprese attraverso la proroga di alcune delle principali misure introdotte dal Piano Calenda, modificate e rimodulate, e l’introduzione di nuove forme di agevolazione per chi innova e assume. Con la Legge di Bilancio 2020 il Piano Industria-Impresa 4.0 cambia veste e nome. Tra le novità più importanti del Piano Transizione 4.0: l’introduzione del credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali e software, che prende il posto di iperammortamento e superammortamento; l’estensione del credito di imposta per le attività di R&S a quelle legate a innovazione, design e ideazione estetica, con una maggiorazione per le attività di innovazione legate a Industria 4.0 e progetti green; il rinnovo della Nuova Sabatini. Le misure sono prorogate e rafforzate con la Legge di Bilancio 2021 nell’ottica di stimolare gli investimenti privati e di dare stabilità e certezze alle imprese con misure che hanno effetto da novembre 2020 a giugno 2023. Con la Legge di Bilancio 2022 si assiste ad un’ulteriore proroga delle misure del Piano Transizione 4.0 fino al 2025: vengono rinnovati sia il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali 4.0 sia il credito d’imposta per le attività di ricerca, sviluppo, innovazione e design, anche se con un sostanziale dimezzamento delle aliquote a partire dal 2023.
Il piano Transizione 4.0 viene profondamente modificato dalla Legge di Bilancio 2025.
Due sono i cambiamenti principali. Viene rimosso il credito d’imposta per l’acquisto di software, che sarebbe dovuto essere pari al 10% nel 2025, e introdotto un limite di spesa a 2,2 miliardi di euro per le spese in beni strumentali materiali, rendendo quindi il credito di imposta disponibile fino al 31 dicembre 2025, con consegna dei beni entro il 30 giugno 2026.
ANIE rappresenta le tecnologie che abilitano la trasformazione digitale del settore manifatturiero. Si tratta di settori tecnologici molto avanzati e fortemente coinvolti nei profondi cambiamenti dettati dalla convergenza tra automazione e ICT. Coniugare tecnologia digitale e manifatturiero è un’importante opportunità per la crescita del nostro Paese, che rappresenta la seconda industria europea dopo la Germania e una delle principali al mondo.
Gli incentivi per l’innovazione, l’attenzione al mondo della scuola per assicurare al Paese lo sviluppo di competenze adeguate così come i fondi per la formazione, la ricerca e per le start-up, sono tutti provvedimenti che vanno nella direzione auspicata. L’Industria Elettrotecnica ed Elettronica rappresentata da ANIE è al tempo stesso soggetto e oggetto di questa trasformazione e riveste un ruolo primario in questa sfida.
Il Focus ANIE per Industria 4.0 intende approfondire tutti gli aspetti del Piano Transizione 4.0. I contenuti possono essere letti da tre punti di vista differenti: quello del fornitore di componenti e sistemi, quello del costruttore di macchine, e quello dell’utilizzatore finale.
Chiunque abbia dei quesiti sulle misure del Piano può rivolgersi allo Sportello I4.0 di ANIE attivo all’indirizzo di posta elettronica: industria4.0@anie.it