Forum Piccola Industria: diffusi i dati sulle PMI In Italia
Il 17-Novembre-2023Positivo l’andamento del fatturato e del valore aggiunto prodotto secondo i dati diffusi da Confindustria in occasione del Forum Piccola Industria "Competenze per le transizioni" tenutosi lo scorso 11 novembre.
Lo scorso 11 novembre si è svolto a Pavia il Forum Piccola Industria Confindustria “Competenze per le transizioni”.
L’incontro è stato occasione per discutere delle sfide che la doppia transizione digitale e green pone alle imprese, con particolare attenzione alle PMI, che sono costrette a ripensare radicalmente investimenti e costi, capitale fisico e immateriale, competenze e professionalità per raggiungere nei tempi e nei modi adeguati gli obiettivi che tali transizioni richiedono.
Il tema delle competenze è stato quindi affrontato su un doppio binario, quello della formazione o riqualificazione delle persone, ribadendo la necessità di un nuovo accordo per il credito d’imposta Formazione 5.0, e quello della capacità di attrarre e trattenere le risorse attraverso politiche di welfare aziendale, tenendo conto delle esigenze dei lavoratori e soprattutto delle nuove generazioni.
Il Forum è stato, inoltre, occasione per fare il punto sullo status delle PMI in Italia: dagli ultimi dati ISTAT le imprese con meno di 250 dipendenti sono la quasi totalità delle aziende italiane. Gli occupati nelle PMI sono circa il 76,5% del totale e assicurano quasi il 65% del valore aggiunto al costo dei fattori (64,4%).
Si registra, inoltre, un andamento positivo del fatturato e del valore aggiunto prodotto: a partire dal 2021 sia le piccole sia le medie imprese hanno saputo migliorare le proprie performance, registrando un andamento positivo anche superiore a quello delle grandi.
Guardando all’Europa, in termini assoluti, l’Italia ha un numero di imprese inferiore solo alla Francia, considerando solo quelle con almeno 10 dipendenti. Il nostro Paese è invece secondo solo alla Germania, che registra però una percentuale di PMI sul totale molto superiore a quella italiana. Le PMI tedesche sono quindi in prima posizione anche in termini relativi, ovvero come percentuale sul totale delle imprese del Paese (15,7%). Valore che, invece, nel nostro Paese scende sotto il 5%.