In G.U. il Decreto sulla fibra ottica
L’obiettivo è la riduzione i costi dell’installazione delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità
Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 33 “Attuazione della direttiva 2014/61/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, recante misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità.”, che completa l’attuazione della Direttiva Europea 2014/61/UE, già avviata con la legge 164/2014.
Il decreto, oltre alla riduzione dei costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità, punta a promuovere l’utilizzo dell’infrastruttura fisica esistente, favorendo l’accesso dell’operatore di rete, “nel rispetto dei principi di trasparenza, non discriminatorietà, equità e ragionevolezza”. L’accesso può essere rifiutato dal gestore dell’infrastruttura e dall’operatore di rete esclusivamente per “oggettiva inidoneità, indisponibilità di spazio per ospitare gli elementi di rete, rischi per l’incolumità e minacce all’integrità e alla sicurezza delle reti”.
La novità principale introdotta dal decreto riguarda l’obbligo di predisporre l’”infrastruttura fisica multiservizio passiva” interna e gli accessi all’edificio per agevolare la realizzazione di impianti di comunicazione elettronica per tutti gli edifici, nuovi o già esistenti, dotati (o che si doteranno) della predisposizione alla connessione ad alta velocità in fibra ottica a banda ultra larga. Ciò significa posare tubi e scatole per cavi e fibra ottica, per permettere agli operatori di rete (compagnie telefoniche) di realizzare gli opportuni collegamenti, sia in ambito pubblico che privato.
Infine, l’articolo 8 del decreto definisce che i proprietari di unità immobiliari già cablate, o il condominio predisposto, hanno il diritto e l’obbligo di consentire l’accesso agli operatori di rete. Inoltre, chiarisce che se “un condominio, anche di edifici esistenti, realizza da sé un impianto multiservizio in fibra ottica e un punto di accesso in conformità, deve soddisfare tutte le richieste di accesso presentate dagli operatori di rete, secondo termini e condizioni eque e non discriminatorie, anche con riguardo al prezzo”. In questo modo anche i singoli proprietari di appartamenti in condominio avranno la possibilità di investire e guadagnare dalla fibra ottica.