Innovative Infrastructure for growth: incontro presso il Parlamento europeo
Parlamento europeo - Bruxelles, 3 dicembre 2014
Si è svolto il 3 dicembre a Bruxelles il quarto ed ultimo incontro della rassegna TechItaliy 2014, “Innovative Infrastructure for growth”, promosso e coordinato dall’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, dalla Rappresentanza permanente d’Italia presso Bruxelles, dall’ICE, dal CNR, dal Ministero dell’Ambiente e dall’Enea.
Sono intervenuti all’incontro, tra gli altri, il Ministro dei trasporti Lupi, il Vicepresidente della BEI, Scannapieco, il Viceministro dello sviluppo economico De Vincenti, l’ambasciatore italiano Bastianelli, il Presidente della Cassa depositi e prestiti SpA Bassanini, e altri interlocutori del settore come Terna, Eni ed Enel.
E’ stato riconosciuto a livello europeo, come una solida crescita richieda investimenti in infrastrutture efficienti. In questa ottica, la valorizzazione di reti innovative transeuropee nei settori dei trasporti, dell’energia e della ricerca che costituiscono i pilastri per la crescita europea per trasformare l’Europa in un luogo ad alta intensità di conoscenza, con basse emissioni di carbonio, ben collegato e con un’economia altamente competitiva.
Tuttavia, è stato evidenziato come oggi non sia possibile investire in progetti infrastrutturali facendo affidamento solo sulla finanza pubblica, ma occorre coinvolgere investitori istituzionali privati attraverso nuove modalità di finanziamento a lungo termine.
Dopo il periodo di austerity e di politiche fiscali restrittive, il Piano Juncker consente “per la prima volta che gli investimenti che i singoli paesi immettono come moltiplicatore per la realizzazione degli obiettivi di infrastrutture d’Europa possono uscire dal patto di stabilità”, ha dichiarato il Ministro dei trasporti italiano Lupi.
Il Presidente della Cassa depositi e prestiti SpA Bassanini ha sottolineato come la crescita debba essere trainata da investimenti in infrastrutture innovative attraverso politiche di consolidamento fiscale e riforme strutturali, per permettere anche all’Italia di competere con altri Paesi che concedono finanziamenti a fondo perduto.
Tuttavia, nonostante il lavoro svolto dalla Presidenza italiana in questa direzione, secondo Bassanini, “siamo ancora lontani da quello di cui avremmo bisogno per cambiare davvero direzione”.
Bassasini ha proposto tre soluzioni per garantire nel panorama giuridico-economico gli investimenti nelle infrastrutture.
La prima secondo la quale “occorre ripensare il mercato unico per renderlo effettivo ed accompagnarlo con politiche europee dell’energia e delle infrastrutture con un efficace armonizzazione fiscale e una revisione del divieto degli aiuti di stato che, conformemente alla sua ratio iniziale, consenta interventi volti a ridurre gli svantaggi competitivi e quindi a livellare il campo di gioco”. Contemporaneamente, l’UE dovrebbe valorizzare le specificità dei singoli sistemi economici e giuridici nazionali.
La seconda per la quale “l’Ue deve riconsiderare le politiche di crescita su due fronti: quello del costo nel breve periodo delle infrastrutture, che va in un qualche modo compensato, e quello delle politiche di investimenti”, visto che l’UE deve reggere il confronto con realtà politico-economiche come la Cina e gli Stati Uniti che utilizzano risorse pubbliche per finanziare le infrastrutture.
La terza e ultima proposta riguarda l’individuazione di modalità di investimenti che, secondo Bassanini, potrebbero avvenire con la formula del credito d’imposta o con forme di project financing o cover bond o ancora attraverso la creazione di joint venture fra imprese energetiche.
E’, poi intervenuto il Vicepresidente della Bei, Scannapieco, il quale ha evidenziato come la BEI e le banche nazionali abbiano cercato di finanziare i progetti di infrastrutture energetiche con la formula del project bond, di strumenti di equity con effetto leva per l’economia e con strumenti di garanzia (Fondo centrale di garanzia).
Infine, di particolare rilievo l’intervenuto del Viceministro per lo sviluppo economico De Vincenti, il quale ha individuato quattro punti centrali per la realizzazione della crescita del mercato italiano ed europeo, attraverso le infrastrutture innovative: la sicurezza energetica, il mercato integrato dell’energia, la roadmap della de carbonizzazione e gli investimenti strutturali, ponendo in particolare l’accento sullo sviluppo di reti energetiche.
Infine, in argomento, va segnalato che sempre il 3 dicembre il Consiglio Trasporti e telecomunicazioni europeo (TTE) ha adottato una serie di conclusioni sulle infrastrutture di trasporto e sulla rete transeuropea.
In punto, il Ministro Lupi ha dichiarato: “Gli investimenti in infrastrutture di trasporto e reti efficienti sono fondamentali per promuovere la crescita e la competitività, creando nuovi posti di lavoro. Con le conclusioni adottate (il 3 dicembre) all’unanimità, il Consiglio invia un messaggio chiaro sull’enorme potenziale degli investimenti infrastrutturali nel contesto della revisione della strategia Europa 2020″.