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Investimenti nel ferroviario: il punto di ANIE ASSIFER su Il Sole 24 Ore

Giuseppe Gaudiello, presidente ANIE Assifer: “Grazie al PNRR incominciano ad essere pubblicate gare che l'industria attendeva da tempo”

Nell’intervista odierna rilasciata al Sole 24 Ore, l’analisi del Presidente di ANIE Assifer Giuseppe Gaudiello sul mercato ferroviario in Italia “che ha visto un grande piano di investimento sul settore del materiale rotabile, con gare emesse specialmente per le flotte regionali, al quale purtroppo non si è accompagnato un analogo impegno nel finanziamento degli investimenti in tecnologia per il miglioramento delle prestazioni e l’aumento delle capacità della rete ferroviaria fissa (sistemi di segnalamento, di telecomunicazioni, dì controllo del traffico e di elettrificazione). Analogamente, gli investimenti relativi al trasporto elettrificato su ferro nelle aree urbane sono stati praticamente trascurabili ed alcuni progetti hanno avuto difficoltà nella prosecuzione secondo i disegni originari o sofferenze nel completamento delle opere in corso. Gli investimenti necessari per la messa in sicurezza delle cosiddette ferrovie ex concesse, per il trasporto pubblico locale, ad esclusione di alcune lodevoli eccezioni, non hanno avuto corso“.

Anche “II recente mutamento macroeconomico, effetto del rinnovato impegno per la riduzione dell’emissione di CO2 e la necessità di prevedere importanti misure di sostegno per il rilancio dell’economia post covid, hanno cambiato Io scenario di riferimento. I problemi finanziari che impedivano la definizione di seri piani per il completamento delle opere in corso e per il finanziamento delle nuove infrastrutture su ferro del quale il Paese ha bisogno sembrano essere superati. Grazie al PNRR incominciano ad essere pubblicate gare che l’industria attendeva da tempo, come ad esempio quelle relative al piano nazionale di implementazione ERTMS, lanciato dal ministero dei Trasporti nel 2017 su proposta di RFI”.

Altre notizie positive rilevate con soddisfazione dal settore sono il riavvio dei progetti per la realizzazione della infrastruttura AV secondo i disegni iniziali e la decisione di estenderlo anche ad altre tratte del Sud Italia. Progetti ferroviari definiti negli anni addietro finalmente si avviano alla fase di realizzazione dopo una lunga fase di gestazione, grazie ad un disegno complessivo dell’infrastruttura ferroviaria ed alla imprescindibile assegnazione di risorse finanziarie.

Infine, per quanto riguarda il trasporto su ferro nelle aree urbane sembra prendere forma, anche se con livello di maturità non ancora adeguato per la trasformazione in gare di appalto, il piano definitivo relativo alle tramvie ed alle metropolitane, sebbene, per queste ultime, con dimensioni decisamente inferiori rispetto alle necessità.

Tutte queste sfide vedono l’industria ferroviaria italiana, grazie all’enorme patrimonio di competenze ed esperienze maturate dal comparto in Italia e nel mondo, in grado di supportare l’impegnativo piano di trasformazione elettrica della mobilità collegata al trasporto elettrico. Tuttavia, la complessità delle sfide che il sistema paese nel suo complesso si trova ad affrontare, richiede quale  condizione indispensabile per il successo, accanto alla semplificazione di tutti i processi amministrativi e gestionali sui quali il Governo sta lavorando, la sottoscrizione di un accordo di cooperazione tra tutti i portatori di interesse (Aziende, Investitori, Gestori dell’infrastruttura ed Operatori in tutte le loro componenti) basato sulla fiducia reciproca e su una feroce determinazione.

A conclusione dell’articolo, l’auspicio di ANIE Assifer che, “in una prospettiva di lungo periodo che esuli anche dall’orizzonte temporale del PNRR, si continui a lavorare alla definizione di un grande piano per il rinnovamento dei sistemi di trasporto su ferro, metropolitane e tram, nei grandi centri urbani, che vedono attualmente l’Italia indietro rispetto agli altri paesi europei. Per le grandi aree urbane è necessario pensare anche all’introduzione di tecnologie di avanguardia che consentano la gestione integrata del sistema di trasporto multimodale, trasporto regionale su ferro e su gomma, metropolitane, bus, tram, car sharing, da un unico centro controllo. Per gli investimenti programmati e a venire è indispensabile velocizzare la definizione dei progetti ed i relativi iter approvati eliminando eventuali contenziosi in essere prevedendo gli strumenti operativi per evitarne di nuovi. Il Governo si è già mosso prevedendo nel DL 76/2020 la possibilità di istituire  un collegio consultivo tecnico per la risoluzione in corso d’opera di dispute tecniche delle controversie ed è necessario che tali disposizioni vengano rese subito operative da tutte le stazioni appaltanti. Analogamente, occorre che trovino immediata attuazione le misure previste dal decreto sostegni bis relative al rincaro dei costi delle materie prime ed alla reperibilità sul mercato dei componenti elettronici che ha avuto inizio nel 2020 e che si è andato consolidando nel 2021. II mancato rapido recepimento da parte delle stazioni appaltanti di tali misure, sia per i contratti in corso che per  quelli in fase di assegnazione o di gare, potrebbe compromettere la capacità realizzativa di tante PMI della filiera.

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