La Cina verso l’autosufficienza nei chip per l’AI
La Cina accelera sulla tecnologia legata all’intelligenza artificiale con un piano ambizioso: triplicare la produzione di chip AI nei prossimi anni. La strategia nasce non solo da esigenze industriali, ma anche dall’intenzione di ridurre la dipendenza dai fornitori occidentali e assicurarsi un’infrastruttura hardware autonoma, indispensabile per sostenere la propria crescita tecnologica.
Lo scenario riflette in parte quanto sta accadendo negli Stati Uniti, dove l’imposizione dei dazi e delle pressioni sulle aziende tech americane hanno spinto i grandi colossi a spostare parte della produzione in mercati alternativi. La Cina lancia, invece, un segnale opposto: non vuole spostare, ma consolidare e rafforzare la filiera produttiva all’interno dei propri confini.
La spinta più forte arriverà dalle grandi aziende chiave, considerate protagoniste della nuova stagione dei semiconduttori cinesi.
Sul piano tecnologico, i progressi sono già tangibili, con miglioramenti significativi in settori cruciali come i processi produttivi, le memorie HBM ad alta larghezza di banda e le tecniche di packaging avanzato.
Tutti questi elementi mostrano la nascita di un ecosistema completo e autosufficiente. La Cina non si limita più a inseguire i leader globali, ma punta a creare una filiera capace di garantire indipendenza strategica e, al tempo stesso, competitività internazionale nel calcolo AI.
Fonte: tecnoandroid