L’Italia chiede sostegno finanziario attraverso il Fondo europeo di solidarietà
La Commissione europea ha ricevuto dall'Italia la prima domanda preliminare di sostegno finanziario a valersi sul Fondo di solidarietà dell'UE (FSUE) per affrontare la pandemia da coronavirus e i suoi effetti.
L’utilizzo del Fondo di solidarierà europea (FSUE) si inserisce nel quadro dell’Iniziativa di investimento in risposta al coronavirus, con la quale il 13 marzo la Commissione ha proposto di estendere l’ambito di applicazione del Fondo di solidarietà dell’UE in modo che possa fornire sostegno finanziario non solo a seguito di catastrofi naturali, ma anche in caso di gravi emergenze sanitarie. La proposta è stata approvata in tempi record dal Parlamento europeo e dal Consiglio ed è entrata in vigore il 1º aprile 2020.
Per il 2020 il FSUE dispone di 800 milioni di € per fornire assistenza finanziaria ai paesi dell’UE più colpiti dalla crisi. Il sostegno mira ad alleviare l’onere finanziario delle misure di risposta immediata, come la fornitura di assistenza medica e l’acquisto di attrezzature mediche, il sostegno ai gruppi di persone vulnerabili, le misure volte a contenere la diffusione della malattia, il rafforzamento della preparazione a situazioni simili e altro ancora.
La Commissione è in attesa che l’Italia fornisca ulteriori informazioni nelle prossime settimane. Intanto, raccoglierà tutte le domande che saranno presentate dagli altri Stati membri, collegate al coronavirus, fino al 24 giugno 2020 e le valuterà in un unico pacchetto al fine di garantire l’equo trattamento di tutti i casi che sono stati più duramente colpiti da questa emergenza sanitaria. Presenterà quindi una proposta di aiuto finanziario al Parlamento europeo e al Consiglio.
In allegato il Comunicato stampa.