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Nuove misure: DPCM 3 novembre 2020

Il 04-Novembre-2020

Il decreto non incide sullo svolgimento delle attività produttive che, indipendentemente dai livelli di rischio individuati, proseguono nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti contagio nazionale, quanto piuttosto sullo svolgimento di varie attività economiche e sulla ristorazione.

In considerazione dell’elevato numero di contagi, il Governo ha adottato il DPCM del 3 novembre 2020 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 275 del 4 novembre) contenente nuove misure restrittive che entreranno in vigore dal 6 novembre fino al 3 dicembre, sostituendo così integralmente il DPCM del 24 ottobre 2020 (pubblicato in GU n. 265 del 25 ottobre 2020, la cui efficacia era prevista dal 26 ottobre fino al 24 novembre).

Il nuovo DPMC prevede diverse misure di contenimento per diversi livelli di rischio, da identificare su base regionale con Ordinanza del Ministero della Salute, sentiti i Presidenti delle Regioni. Si introducono quindi i seguenti livelli di misure:

  • misure che si applicano sull’intero territorio nazionale (articolo 1), c.d. aree “gialle”;
  • ulteriori misure per aree caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e rischio alto (articolo 2), c.d. aree “arancioni”;
  • ulteriori misure per aree con uno scenario di massima gravità e con rischio alto (articolo 3), c.d. aree “rosse”.

L’Ordinanza del Ministro della Salute (allegato), adottata il 4 novembre, ha definito l’appartenenza delle Regioni alle diverse aree di rischio, designando come aree di alto rischio (“arancioni”) le Regioni di Puglia e Sicilia e come aree di massimo rischio (“rosse”) le Regioni di Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta. L’Ordinanza del Ministero della Salute con cui si determinano Regioni “arancioni” e “rosse” ha una durata minima di 15 giorni e il Ministro della Salute, con frequenza almeno settimanale, monitorerà il permanere dei livelli di rischio nelle varie Regioni, provvedendo eventualmente all’aggiornamento del relativo elenco.

Il decreto non incide sullo svolgimento delle attività produttive che, indipendentemente dai livelli di rischio individuati, proseguono nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti contagio nazionale, con la raccomandazione di utilizzo, ove possibile, della modalità di lavoro agile. Il decreto incide invece sullo svolgimento di varie attività economiche e sulla ristorazione, prevedendone la limitazione e in alcuni casi la chiusura.

Per quanto riguarda gli spostamenti, viene previsto un coprifuoco nazionale dalle ore 22.00 fino alle ore 5.00, con misure però più stringenti per le Regioni ad alto rischio: oltre al divieto di spostamento tra Regioni, salvo le eccezioni indicate, sono vietati gli spostamenti da un Comune all’altro nelle Regioni “arancioni” e gli spostamenti all’interno dello stesso Comune nelle Regioni “rosse”, salvo le comprovate esigenze previste dal DPCM e con apposito modulo di autocertificazione (link). Il DPCM prevede inoltre limitazioni al riempimento del trasporto pubblico locale che rende necessario potenziare tutti i sistemi di trasporto e monitorare le linee più congestionate.

Allegati:

  • Schema riepilogativo con le principali misure adottate per le diverse aree di rischio
  • Testo del DPCM del 3 novembre
  • Ordinanza del Ministero della Salute del 4 novembre