Nuove strategie nazionali per lo sviluppo del settore dei semiconduttori in Messico, Malesia e India

11 Agosto 2025

Messico, Malesia e India stanno investendo in modo strategico nello sviluppo di filiere nazionali per la produzione di semiconduttori, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dalle importazioni e aumentare la propria autonomia tecnologica. I tre Paesi puntano a rafforzare le proprie capacità nella progettazione e nella produzione di chip tradizionali, meno avanzati ma fondamentali per l’elettronica e le applicazioni tecnologiche. L’intento non è quello di competere con i grandi produttori di chip di ultima generazione, ma di consolidare un ruolo stabile all’interno della supply chain globale.

Il Messico ha recentemente lanciato un piano nazionale che prevede la creazione di un centro di progettazione di semiconduttori e la realizzazione, entro il 2030, di una capacità produttiva locale. Attualmente, il Paese partecipa alla filiera nordamericana soprattutto nelle fasi di assemblaggio e progettazione per il mercato statunitense, ma è privo di impianti di progettazione e produzione di chip. Il piano messicano richiede investimenti significativi, sia pubblici che privati, ma è ostacolato da una forte carenza di personale specializzato, in particolare ingegneri con competenze tecniche e formazione avanzata.

La Malesia, già integrata nella supply chain globale come hub di assemblaggio e testing, sta ampliando il proprio ruolo puntando sul rafforzamento delle attività di progettazione e sulla produzione di apparecchiature per semiconduttori. Nell’ambito della Strategia Nazionale per i Semiconduttori, che mira ad attrarre oltre 100 miliardi di dollari di investimenti entro il 2030, è stato formalizzato un accordo per l’accesso a tecnologie di progettazione avanzate, con l’obiettivo di generare un ecosistema locale di aziende attive nella progettazione di chip. Il piano include inoltre un ampio programma di formazione tecnica per ingegneri, con focus sullo sviluppo di competenze nei segmenti a monte della catena produttiva. Tuttavia, la domanda di profili specializzati supera di gran lunga l’offerta interna e la fuga di talenti verso mercati più maturi rimane un problema strutturale.

In India, il piano di sviluppo della filiera è stato strutturato attraverso l’India Semiconductor Mission, che prevede l’integrazione verticale di progettazione, fabbricazione e packaging. Diversi tentativi di avviare progetti industriali sono falliti a causa di criticità legate alla governance, alla complessità dei partenariati tecnologici e alla mancanza di competenze operative specifiche. Attualmente, è in fase di avvio un grande impianto produttivo in collaborazione con partner stranieri, che dovrebbe avere una capacità iniziale di 50.000 wafer al mese. Come negli altri due Paesi, la carenza di tecnici e ingegneri specializzati nella produzione e nel packaging continua a ostacolare l’implementazione dei progetti e la crescita del settore.

Pur con approcci e punti di partenza differenti, Messico, Malesia e India condividono l’ambizione di costruire una presenza più solida nel settore strategico dei semiconduttori. Tuttavia, la realizzazione di questi obiettivi dipenderà dalla capacità di attrarre investimenti, sviluppare capitale umano qualificato e superare le fragilità strutturali dei rispettivi ecosistemi industriali.

Fonte: Rest of world

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