Opere Strategiche: firmati i decreti di nomina dei Commissari Straordinari
Il 16-Aprile-2021Firmati i decreti di nomina dei 29 Commissari che gestiranno 57 opere pubbliche prioritarie da tempo bloccate a causa di ritardi e complessità delle procedure amministrative.
Venerdì 16 aprile il Presidente Draghi ha firmato i decreti di nomina dei 29 Commissari che gestiranno 57 opere pubbliche da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative.
Con i Dpcm firmati dal Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito del parere positivo espresso dalle commissioni competenti di Camera e Senato, si avvia ufficialmente il lavoro dei Commissari come previsto dal decreto-legge n. 76 di luglio 2020 (c.d. DL Semplificazioni), rendendo così possibile accorciare i tempi di realizzazione di importanti interventi infrastrutturali attesi da anni in diverse aree del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno.
La nomina dei Commissari Straordinari indica la volontà del Governo di assicurarsi comunque la realizzazione, nei tempi previsti nel PNRR, delle Opere Prioritarie rendendole subito cantierabili e centralizzando la responsabilità della loro esecuzione. I Commissari straordinari potranno infatti operare in deroga al Codice dei Contratti per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori e provvedere all’approvazione dei progetti non ancora appaltati, superando ogni autorizzazione, parere, visto, fatto salvo per quanto attiene alla tutela ambientale e dei beni culturali e paesaggistici.
Per quanto riguarda le tipologie di interventi soggetti a commissariamento, le infrastrutture ferroviarie hanno un valore di 60,8 miliardi, quelle stradali 10,9 miliardi, i presidi di pubblica sicurezza 528 milioni, le opere idriche 2,8 miliardi, le infrastrutture portuali 1,7 miliardi, la metropolitana 5,9 miliardi.
In allegato la presentazione delle opere commissariate e il DPCM recante l’individuazione degli interventi infrastrutturali (20 gennaio 2021), di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.