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Osservatorio Sistemi di Accumulo

25 Settembre 2025

Nel secondo trimestre del 2025 il segmento Utility Scale traina la crescita a fronte di difficoltà per Residenziale e Commerciale & Industriale. Urgenti regole chiare per sostenere il settore.

Dopo il forte calo registrato nei primi mesi dell’anno, il mercato italiano dei sistemi di accumulo mostra segnali di ripresa nel secondo trimestre 2025, grazie soprattutto al traino dei grandi impianti utility scale.

Secondo i dati dell’Osservatorio Sistemi di Accumulo di ANIE, che elaborano le informazioni rese disponibili dal Sistema Gaudì di Terna, nel secondo trimestre del 2025, nel confronto con il corrispondente periodo del 2024:

  • la potenza installata complessiva raggiunge 817 MW (+47% rispetto allo stesso periodo 2024).
  • la capacità si attesta a 2.728 MWh (+73%).
  • le installazioni scendono a 38.016 unità (-31%), segno di un mercato sempre più orientato a progetti di grande scala.

Il quadro complessivo è sintesi di andamenti a più velocità se si guarda al dettaglio per segmenti di mercati:

  • Residenziale e Commerciale e Industriale (C&I): fortemente in calo (rispettivamente -30% e -44% per numero di sistemi), penalizzati dalla fine degli incentivi, dal mercato stagnante delle comunità energetiche e dall’incertezza normativa.
  • Utility scale: in crescita esponenziale, con +600% di installazioni nel segmento tra 1 e 10 MWh e +150% nel large utility scale (>10 MWh). La spinta arriva da strumenti come Fast Reserve, Capacity Market e, nei prossimi mesi, dal nuovo meccanismo MACSE, con cui Terna acquisirà capacità di accumulo per bilanciare la rete.

Dati cumulati

Con riferimento ai dati cumulati sul primo semestre del corrente anno, al 30 giugno 2025 in Italia risultano installati complessivamente:

  • 815.161 sistemi di accumulo, per una potenza totale di 6.750 MW e una capacità massima di 16.411 MWh;
  • la tecnologia al litio domina il mercato (99,7%);
  • il 92% degli accumuli è sotto i 20 kWh e abbinato a impianti fotovoltaici residenziali.

L’obiettivo al 2030 dello scenario PNIEC Policy di Terna prevede l’installazione di 71,5 GWh e, considerata la situazione attuale, per raggiungere tale traguardo si dovrebbero installare 10 GWh all’anno. Al momento l’asta MACSE con consegna al 1° gennaio 2028 prevede un contingente nazionale di 10 GWh.

A livello territoriale emergono differenze significative:

  • Lombardia: prima per numero di installazioni (139.826).
  • Sardegna: prima per capacità installata (2.663 MWh, quasi interamente utility scale).
  • Piemonte: mix equilibrato tra residenziale e grandi impianti.

Il quadro regolatorio

Il settore trova ancora ampi ostacoli nel suo sviluppo generati da instabilità normativa e mancanza di regole chiare. Tra i principali elementi di incertezza si segnalano:

  • l’entrata in vigore delle nuove linee guida antincendio (dicembre 2024) senza regime transitorio;
  • il provvedimento correttivo del Testo Unico FER (DLgs 190/2024), ancora in discussione;
  • l’atteso DL Energia per affrontare il problema della saturazione virtuale;
  • la scarsa visibilità sugli strumenti di policy futuri (in particolare le detrazioni fiscali ed il conto termico).

ANIE sottolinea la necessità di misure stabili e mirate, anche in coerenza con il Net Zero Industry Act, affinché l’Europa – e l’Italia in particolare – possa sviluppare una filiera competitiva delle tecnologie di accumulo.

Il settore dei sistemi di accumulo si conferma strategico per la transizione energetica perché consente di gestire in modo flessibile la crescente quota di energia rinnovabile. Tuttavia, per sfruttarne appieno il potenziale, occorrono regole certe, strumenti di sostegno chiari e un quadro normativo stabile.