Osservatorio Smart Home
Il Politecnico di Milano pubblica l’edizione 2023: efficientamento energetico, servitizzazione e ruolo del system integrator confermano trend in crescita.
Il Politecnico di Milano pubblica la nuova edizione dell’Osservatorio Smart Home. Tra i dati positivi c’è la conferma di un trend di crescita che, con la sola eccezione del 2020 (anno legato alla pandemia), perdura costantemente da un decennio. La crescita registrata segna tuttavia un significativo rallentamento, attestandosi ad un +5% rispetto al 2022, dato che si pone comunque al di sopra della media europea.
Dopo due anni di crescita sostenuta, il mercato sembra frenare a causa della riduzione degli incentivi, soprattutto per quanto riguarda i dispositivi legati all’efficientamento energetico delle abitazioni.
La ricerca ha messo in evidenza un profondo cambiamento in atto, con la dematerializzazione del mercato della smart home, dove l’hardware appare sempre più ancillare rispetto al software che propone servizi sempre più innovativi, basati sull’IA, che sfruttano gli smartphone come interfaccia utente e che capitalizzano i dati raccolti per fidelizzare i clienti e per creare valore aggiunto. Si tratta del noto processo di servitizzazione, che sembra aver accelerato il passo.
I settori merceologici che trainano il mercato della smart home, sulla base della rilevazione del Polimi che esclude arbitrariamente i sistemi domotici cablati, vede ancora in cima la sicurezza (24% del mercato), con al secondo posto gli elettrodomestici smart (19%) e solo al terzo i sistemi di riscaldamento e climatizzazione smart (18%).
Colpisce tuttavia come il 17% dei consumatori associ il concetto di edificio smart all’efficientamento e al monitoraggio dei consumi, mentre un quarto della popolazione ritiene che sia proprio l’efficientamento energetico il servizio più interessante offerto da un edificio smart. Si tratta in entrambi i casi di dati in forte crescita dopo la crisi energetica e l’aumento del costo dell’energia e che segnano un passaggio epocale.
Sul fronte della distribuzione si conferma l’erosione progressiva dell’offerta on line rispetto ai canali tradizionali (44% del totale). Si avverte un significativo ritorno del ruolo dell’installatore inteso come problem solver, a cui le case madri prestano sempre più attenzione, con una probabile evoluzione verso la system integration, dal momento che la principale richiesta che sembra dagli utenti finali è quella dell’integrazione dei diversi dispositivi.