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Presentato il 4° Osservatorio sulla Sostenibilità e sulla Sicurezza

In Italia per riqualificare gli ospedali necessari 6,2 miliardi in 10 anni.

Scenari Immobiliari, in collaborazione con Johnson Controls, ha presentato in data 11 settembre i dati del Quarto Osservatorio sulla Sostenibilità e sulla Sicurezza.

In Italia gli ospedali ospitano circa 210 mila posti letto, nel contesto di un patrimonio edilizio in buona parte da riqualificare. Circa 52 mila posti letto si trovano in immobili per cui può essere considerato sufficiente un piano di ristrutturazione impiantistica e funzionale, ma oltre 85 mila posti letto sono in edifici da demolire e ricostruire. In un’ottica di lunghissimo periodo, superiore ai 45 anni, ciò implicherebbe un giro d’affari fra i 27 e i 30 miliardi di euro. In una prospettiva di medio periodo, a 10 anni, l’investimento è quantificabile in 6,2 miliardi di euro, di cui circa il 18 per cento (1,1 miliardi) attribuibile alla componente tecnologica. Per l’evidente necessità di riqualificazione dei nostri ospedali, la diffusione sul territorio nazionale e le dimensioni fisiche delle infrastrutture, il settore potrebbe rientrare a pieno titolo nel motore economico, non solo del medio periodo.

Nello scenario attuale, la domanda di immobili di qualità comporta inoltre ricadute importanti sul piano dell’efficienza energetica e della sicurezza. La spesa per la sanità rappresenta circa il 9% del Pil nazionale. Le strutture e gli ospedali consumano energia attraverso impianti che, in molti casi, sono nella fase avanzata del loro ciclo di vita. Progettazione, sviluppo e gestione dell’edificio lungo il suo ciclo di vita, possono massimizzare l’efficienza dell’immobile, anche sotto il profilo ambientale. Fin dalla prima edizione l’Osservatorio ha sottolineato il ruolo di primo piano giocato dalla sicurezza sia in termini di benessere degli occupanti che di protezione da eventi critici. Aspetto che assume particolare rilevanza alla luce dell’attuale situazione sanitaria. La gestione dell’emergenza attuale e futura ha infatti messo sotto pressione il sistema sanitario e le strutture fisiche che lo ospitano. Grandi potenzialità potrebbero arrivare dal settore della medicina robotica e dalla telemedicina.

A fianco delle strutture ospedaliere, le RSA sono diventate centrali nella gestione sanitaria nazionale. Ad oggi in Italia sono disponibili circa 300 mila posti letto in residenze socioassistenziali che si confrontano con una domanda potenziale di circa 550 mila posti. Se ci proiettiamo nel lungo periodo, al 2045, la domanda potrebbe raddoppiare. Nell’ultimo triennio la crescita è stata di circa 4.400 di posti letto l’anno. A questi numeri si associa la necessità di miglioramento e trasformazione dei centri, per cui le costruzioni dovranno essere aperte al territorio e offrire nuovi servizi, non solo quello residenziale ma anche quello poliambulatoriale, l’assistenza domiciliare e mini-alloggi per consentire agli anziani di vivere in un luogo simile a una vera abitazione in sicurezza e con possibilità di socializzazione.