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Prestazione energetica nell’edilizia: pubblicata nuova Direttiva 2018/844/UE

Disponibile in Gazzetta europea il testo di modifica della EPBD - Energy Performance of Building Directive

Pubblicata nella Gazzetta ufficiale europea del 19 giugno 2018 la Direttiva 2018/844/UE che modifica la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. La nuova Direttiva, adottata lo scorso 14 maggio dal Consiglio EU e approvata il 17 aprile scorso dal Parlamento europeo, entrerà in vigore dopo 20 giorni dalla pubblicazione, ovvero il 9 luglio 2018, gli Stati membri dovranno invece operare il recepimento della nuove disposizioni entro il 10 marzo 2020.

La Direttiva 2018/844/UE migliora l’efficienza energetica degli edifici e incentiva la ristrutturazione degli immobili. Tra i suoi obiettivi a lungo termine vi è infatti quello di decarbonizzare l’attuale parco immobiliare europeo, altamente inefficiente. Di seguito un breve elenco delle novità previste tramite le modifiche all’EPBD:

  • Art.2 – modificata la definizione di “sistema tecnico per l’edilizia”, con inclusione diretta di “illuminazione integrata, l’automazione e il controllo, la produzione di energia elettrica in loco o una combinazione degli stessi, compresi i sistemi che sfruttano energie da fonti rinnovabili”, e l’inserimento della definizione di “sistemi di automazione e controllo degli edifici”.
  • Inserimento Art.2bis – rafforzamento della strategia a lungo termine per sostenere la ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati, al fine di ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando una trasformazione efficace in termini di costi degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero;
  • Modifica Art.8 – realizzazione di infrastrutture per la mobilità elettrica negli edifici non residenziali di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazioni importanti con più di dieci posti auto, gli Stati provvedono all’installazione di almeno un punto di ricarica e di infrastrutture di canalizzazione, vale a dire condotti per cavi elettrici, per almeno un posto su cinque. Per gli edifici residenziali l’obbligo è sulla predisposizione della infrastruttura di canalizzazione per prevedere l’installazione in fase successiva del punto di ricarica
  • Modifica Art.8 – introduzione di un “indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza”. E’ previsto che entro il 31 dicembre 2019 la Commissione definisca un sistema comune facoltativo europeo per valutare la predisposizione degli edifici all’intelligenza. Un nuovo strumento che misurerà la capacità degli edifici di utilizzare nuove tecnologie e sistemi elettronici per adattarsi alle esigenze del consumatore, ottimizzare il suo funzionamento e interagire con la rete;
  • Modifiche Art.14 e Art.15 – Ispezione degli impianti di riscaldamento e condizionamento dell’aria. Gli Stati membri stabiliscono i requisiti affinché, laddove fattibile, gli edifici non residenziali con potenza nominale superiore a 290kW per gli impianti di riscaldamento e condizionamento e ventilazione combinati  siano dotati di sistemi di automazione e controllo entro il 2025. Detti sistemi dovranno essere in grado di monitorare, registrare, analizzare e consentire di adeguare l’uso dell’energia, nonché di confrontare l’efficienza energetica rilevare le perdite d’efficienza e informare sulle opportunità di miglioramento. Particolare requisito sarà anche quello di consentire la comunicazione ed interoperabilità con i sistemi tecnici per l’edilizia e altre apparecchiature interne all’edificio.

In conformità all’Allegato I bis la Commissione EU si impegna a definire l’indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza e una metodologia di calcolo dell’indicatore. Detta metodologia dovrà considerare tecnologie come i contatori intelligenti, i sistemi di automazione e controllo degli edifici, i dispositivi autoregolanti per il controllo della temperatura, gli elettrodomestici incorporati, i punti di ricarica per veicoli elettrici e l’accumulo di energia.

La metodologia dovrà basarsi su tre funzionalità chiave relative all’edificio e ai suoi sistemi tecnici per l’edilizia:

a)      la capacità di mantenere l’efficienza energetica e il funzionamento dell’edificio mediante l’adattamento del consumo energetico, ad esempio usando energia da fonti rinnovabili;

b)      la capacità di adattare la propria modalità di funzionamento in risposta alle esigenze dell’occupante, prestando la dovuta attenzione alla facilità d’uso, al mantenimento di condizioni di benessere igrotermico degli ambienti interni e alla capacità di comunicare dati sull’uso dell’energia;

c)       la flessibilità della domanda di energia elettrica complessiva di un edificio, inclusa la sua capacità di consentire la partecipazione alla gestione attiva e passiva, nonché la gestione della domanda implicita ed esplicita, della domanda relativamente alla rete, ad esempio attraverso la flessibilità e le capacità di trasferimento del carico.

La metodologia potrà altresì considerare

  • l’interoperabilità dei sistemi (contatori intelligenti, sistemi di automazione e controllo dell’edificio, elettrodomestici incorporati, dispositivi autoregolanti per il controllo della temperatura dell’aria interni all’edificio, sensori di qualità dell’aria interna e ventilazione);
  • l’influenza positiva delle reti di comunicazione esistenti, in particolare l’esistenza di un’infrastruttura fisica interna all’edificio predisposta per l’alta velocità, come l’etichetta facoltativa «predisposta per la banda larga», e l’esistenza di un punto di accesso per i condomini,

La metodologia non dovrà comunque pregiudicare i regimi nazionali di certificazione della prestazione energetica esistenti e dovrà basarsi sulle iniziative correlate a livello nazionale, tenendo conto dei principi della titolarità dell’occupante, della protezione dei dati, della vita privata e della sicurezza, in conformità del pertinente diritto dell’Unione in materia di protezione dei dati e vita privata, nonché delle migliori tecniche disponibili nel settore della cybersicurezza.