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Progetti “BIM based” in crescita in Italia

I dati dell’Osservatorio NiiProgetti hanno ha registrato un totale di 448 interventi, il 74% dei quali di iniziativa pubblica. La fase maggiormente impattata dall’utilizzo del BIM è quella della progettazione (49% del campione).

Il BIM in Italia è in crescita grazie alla crescente diffusione delle piattaforme digitali, all’accelerazione della roadmap per l’introduzione obbligatoria del BIM negli appalti pubblici e all’accresciuta consapevolezza dei vantaggi economici e gestionali che questo approccio al progetto è in grado di offrire.

ASSOBIM ha quindi affidando un monitoraggio specifico all’Osservatorio NiiProgetti, che monitora gli interventi edili in corso di realizzazione in Italia, sia di nuova costruzione sia in fase di ristrutturazione. Le rilevazioni dell’Osservatorio indicano un numero di interventi edilizi passato dai circa 18.000 del 2018 agli oltre 25.000 del 2022, per un valore complessivo cresciuto da 97,5 a oltre 173 miliardi di euro. Gli interventi sono stati promossi in maniera pressoché paritaria da soggetti pubblici e privati (52% contro 48%) e costituiti per il 59% da opere di nuova realizzazione contro il 41% di interventi di riqualificazione. Gli interventi monitorati vedono una prevalenza del settore terziario (38% sul totale) seguito dai servizi (30%) e dalle opere di ingegneria (28%) con, a breve distanza, il residenziale (26%) per chiudere con l’industria (12%).

Per quanto riguarda i progetti BIM, l’Osservatorio ha registrato un totale di 448 interventi, il 74% di iniziativa pubblica e il restante 26% di iniziativa privata. Il 53% ha riguardato interventi di riqualificazione, mentre il restante 47% è riferito a nuove costruzioni. Il valore assoluto dei progetti supera i 9 miliardi di euro:  31% nel settore terziario, 28% nei servizi, 22% nelle opere di ingegneria e 17% edilizia residenziale, mentre solo il 2% degli interventi afferisce al settore industriale. La classifica è guidata dagli edifici pubblici, seguiti da edilizia residenziale, edifici militari, scuole, uffici, impianti sportivi e ospedali.

La fase maggiormente impattata dall’utilizzo del BIM è quella della progettazione (49% del campione), con programmazione ed esecuzione a suddividersi quasi equamente la restante quota.