Pubblicato il report ISTAT dedicato alla Ricerca e Sviluppo in Italia negli anni 2023-2025
Nel 2023 la spesa in R&S in Italia ha raggiunto i 29,4 miliardi di euro, pari all'1,37% del PIL. Le imprese private hanno trainato il settore con 58,4% della spesa complessiva nazionale
ISTAT ha pubblicato il report dedicato alla Ricerca e Sviluppo in Italia nel triennio 2023-2025, secondo cui la spesa per R&S ha registrato una crescita significativa, interessando sia il settore privato che quello pubblico, pur con differenze strutturali.
Nel 2023 la spesa italiana in R&S ha raggiunto i 29,4 miliardi di euro (+7,7% sul 2022), pari all’1,37% del PIL; la quota parte dovuta alle aziende private è di 17,2 miliardi di euro (+5,4%), pari al 58,4%. Si prevede che questa quota cresca del 4% durante l’intero 2025. Tuttavia, il traino è venuto soprattutto da medie e grandi aziende, mentre le piccole imprese hanno ridotto il proprio impegno.
Sul fronte pubblico, l’incremento è stato particolarmente rilevante grazie all’impatto di maggiori stanziamenti e del sostegno legato al PNRR, che ha contribuito a rafforzare la capacità di investimento in ricerca delle amministrazioni centrali e delle Regioni.
Il sistema cresce anche sul piano delle risorse umane: nel 2023 gli addetti alla R&S hanno superato le 519 mila unità (+3,1%), di cui circa 170 mila ricercatori.
Ne emerge un quadro in cui, da un lato, il settore privato conferma la propria centralità ma accentua i divari dimensionali e di governance (con un ruolo crescente delle multinazionali), mentre dall’altro il comparto pubblico e il non profit, pur con pesi differenti, stanno beneficiando di nuove risorse che ne potenziano la funzione di traino per l’intero sistema.
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