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Rapporto Ance-Cresme 2023 sullo stato di rischio del territorio italiano

Il 30-Novembre-2023

Dal 2010 la spesa per i danni da alluvioni e dissesto idrogeologico è triplicata raggiungendo 3,3 miliardi l’annui, cui si aggiungono 3 miliardi di euro annui di danni derivanti da eventi sismici.

Con la revisione del Pnrr le risorse per le alluvioni e il dissesto idrogeologico sono scese da 2,5 miliardi a 1,53 miliardi. La spesa per i danni da alluvioni e dissesto idrogeologico è triplicata dal 2010 e ha raggiunto 3,3 miliardi l’anno, cui si aggiungono 3 miliardi di euro annui di danni derivanti da eventi sismici.

Si stima che siano 358 miliardi di euro i danni complessivi prodotti da terremoti e dissesto idrogeologico dal 1944 al 2023. Oltre il 15% del territorio nazionale ha pericolosità idraulica medio-alta e in Emilia Romagna il 56% della superficie è esposto al rischio di allagamento. Anche altre regioni hanno livelli considerevoli di pericolosità: Lombardia (18%), Calabria (17%), Veneto (13%) e Toscana (12%). In Italia 2,4 milioni di persone, 632 mila edifici e 226 mila imprese sono esposte a un elevato rischio alluvioni. Negli ultimi 20 anni l’Italia è il maggior beneficiario del Fondo di solidarietà UE, con oltre 3 miliardi di euro ricevuti.

Questi quanto emerso dal Rapporto Ance-Cresme che a distanza di 10 anni ha scattato una nuova fotografia sullo stato di salute del territorio italiano, svolgendo così un’importante azione di monitoraggio che consentirà di poter intervenire in modo tempestivo sulle aree a rischio.

Per maggiori dettagli e per visualizzare il Rapporto Ance-Cresme si rimanda al sito di Ance