Rinnovabili: servono altri 60-65 GW di fotovoltaico ed eolico entro il 2030
L’allarme del nuovo Renewable Energy Report 2022 del PoliMi
Al ritmo attuale di installazione in Italia, nel 2030 sarà possibile raggiungere solo poco più di 50 GW di eolico e fotovoltaico complessivi. Ciò renderebbe impossibile il conseguimento degli obiettivi che richiedono un installato totale di rinnovabili tra i 125 e i 130 GW, di cui 60-65 GW di nuova potenza da fotovoltaico ed eolico. Per arrivare a questo livello, occorre un tasso di installazione di circa 1,75 GW/anno per l’eolico e 5,6 GW/anno per il fotovoltaico, rispettivamente circa 4 e 7 volte tanto gli attuali valori di 0,38 GW/anno per l’energia dal vento e di 0,73 GW/anno per il solare. L’allarme è stato rilanciato dal nuovo Renewable Energy Report 2022 dell’Energy & Strategy Group del PoliMi, presentato in data 17 maggio.
Il rapporto fornisce una fotografia aggiornata delle FER in Italia: la nuova capacità da rinnovabili installata durante il 2021 è stata di 1.351 MW, con un incremento complessivo delle installazioni pari al +70% in termini di potenza rispetto al 2020 (quando erano stati installati 790 MW), portando il Paese a superare la soglia dei 60 GW di rinnovabili complessivi.
L’aumento è stato trainato dal fotovoltaico con 935 MW (+30% rispetto al 2020), seguito dall’eolico con 404 MW, mentre l’idroelettrico che, con una crescita più modesta (+11 MW), conferma il trend stabile che segue da diversi anni, e le bioenergie invece registrano una diminuzione (-14 MW).
Per raggiungere gli obiettivi europei al 2030 sarà necessario installare in Italia almeno 60-65 GW di nuova potenza da rinnovabili non programmabili (solare fotovoltaico, eolico on-shore ed eolico off-shore).
Il documento stima le necessità di investimenti tra i 40 e 50 miliardi di euro entro il 2030, esclusi quelli necessari per gli accumuli e il potenziamento delle infrastrutture di rete.
Il problema principale messo in luce dal report è quello delle autorizzazioni. Nel 2021 passi avanti sono stati fatti in tema di semplificazioni e accesso agli incentivi per impianti fotovoltaici, mentre minori interventi sono stati messi in campo in materia di semplificazioni per impianti eolici. E’ mancato inoltre un approccio sistemico al problema, con l’effetto di tralasciare aspetti rilevanti come nel caso della richiesta di connessione alla rete degli impianti già autorizzati, attualmente ritenuto dagli operatori il collo di bottiglia.