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Su “il sole 24 ore” l’allarme dalle imprese produttrici di cavi: il caro energia impatta dal 5% al 20% sui costi di produzione

Prezzi del rame triplicati e balzo di quasi 40 punti nell’ultimo mese per i valori dell’energia elettrica. Per i costruttori di cavi di ANIE AICE si tratta di uno scenario mai vissuto in passato che preoccupa i produttori

Le aziende di ANIE AICE realizzano cavi per energia e accessori, cavi per comunicazione e conduttori per avvolgimenti elettrici. Prodotti su cui l’impatto dei costi di energia e materie prime è rilevante. I rincari senza precedenti del costo dell’elettricità dovuti al costo del gas (quintuplicato da inizio anno), carbone (nuovo record storico), petrolio (ha toccato il prezzo massimo degli ultimi tre anni) rischia di frenare le attività industriali. Si iniziano a registrare le prime tensioni a causa della variazione in aumento dei prezzi di listino di beni e servizi. Tra queste, per il settore, spiccano le tendenze al rialzo nelle quotazioni del rame. Anche i valori della UE CO2  (sopra 85 Eu/ton) contribuiscono al titolo scelto dal “Sole” : “rame ed energia, sui cavi la tempesta perfetta”.

Nell’articolo, il Presidente di ANIE AICE, Scarlata: “la carenza delle materie prime nonché l’aumento del prezzo delle stesse e l’esplosione dei prezzi dell’energia  sta causando problemi negli approvvigionamenti e ora sta assumendo proporzioni drammatiche”. Nel corso del 2021 il costo energetico per i produttori (euro per kWh) si è più che triplicato, con particolare intensità dopo agosto, con un impatto sui costi di produzione che varia dal 5% al 20% a seconda del tipo di prodotto.

Questa situazione è unica e particolare, non si era mai vista la convergenza di tanti fattori come: l’incremento delle quotazioni dei metalli (ad esempio, il costo del rame è passato da 3 euro al Kg, a 6/7 euro Kg, a oggi a 9 euro kg), delle altre materie prime e la difficile reperibilità dei prodotti: si è andata a creare la così detta “tempesta perfetta”.  Tutto ciò potrebbe avere degli impatti devastanti sulle nostre imprese con ricadute anche sui prezzi di vendita del cavo come prodotto finito”.

Il Presidente SCARLATA ha concluso con un appello: “Chiediamo comprensione da parte di tutti gli attori della filiera (clienti e fornitori) perché collaborino a mantenere in salute un comparto già messo a dura prova in questi anni”.