Superbonus 110%: polizze assicurative per i committenti
Il Decreto Rilancio prevede una polizza obbligatoria non inferiore a € 500.000
Sempre più compagnie assicurative stanno proponendo polizze per tutelare i committenti che effettuano i lavori di efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico usufruendo del Superbonus 110%.
Il Decreto Rilancio prevede infatti che il committente sia tutelato attraverso la polizza obbligatoria che il professionista deve stipulare, che preveda un massimale adeguato al numero delle asseverazioni e comunque non inferiore a € 500.000. Nessuna garanzia specifica viene introdotta però per il committente, che in caso di imprevisti potrebbe trovarsi ad affrontare importanti spese legali o restituire cifre elevate. Questo lascia presupporre che il mercato delle polizze per i committenti privati sia destinato ad allargarsi.
I tipi di protezione offerti dalle agenzie assicurative al committente si basano su due tipologie di problematiche da tutelare:
- rimborso di perdite pecuniarie per esercizio da parte dell’Agenzia delle Entrate dell’azione di rivalsa per la restituzione delle somme percepite dall’assicurato a seguito della cessione del credito, per via di irregolarità riscontrate nei requisiti
- nel caso in cui il committente abbia ceduto il credito oggetto di contestazione, monetizzandolo in maniera immediata, l’assicurazione si impegna a rimborsare al committente le perdite subite sia per fronteggiare la restituzione degli importi già percepiti, sia una copertura per le erogazioni ancora da liquidare in caso di lavori non ancora terminati
La durata dei contratti offerti oggi dalle assicurazioni è decennale, a decorre dal momento della conclusione degli interventi di ristrutturazione e del rilascio della documentazione necessaria per accedere ai benefici di legge. È stato preso in considerazione questo lasso di tempo perché considerato sufficiente per chiudere il cantiere avviato con l’incentivo e per coprire il periodo entro il quale l’Agenzia delle Entrate emetterà l’atto per il recupero del credito d’imposta relativo all’accertamento fiscale.
Per quanto riguarda i costi, questi si basano sui massimali scelti dal privato. Un premio medio per garanzia sui crediti ceduti pesa tra l’1 e il 3% del valore dell’intervento, mentre la garanzia per la tutela legale è accessibile con poche centinaia di euro.
Non tutte le contestazioni vengono coperte, a causa di un vizio all’origine, come una ristrutturazione realizzata in assenza di un intervento trainante. Inoltre, l’importo dell’assicurazione è parametrato al valore dell’opera e non a quello della detrazione, questo può comportare uno scoperto che finisce a carico del committente. Infine, ci sarà un massimale oltre il quale non c’è copertura, che aumenterà proporzionalmente al valore del premio pagato. Per alcuni contratti non sarà possibile assicurare il rimborso di sanzioni, multe e ammende che restano quindi a carico del privato.