UE – Semestre europeo – Pubblicata la Raccomandazione sulle politiche economiche, sociali, occupazionali, strutturali e di bilancio dell’Italia

1 Settembre 2025

Pubblicata nella GUUE C del 20 agosto 2025 la Raccomandazione del Consiglio, dell'8 luglio 2025, sulle politiche economiche, sociali, occupazionali, strutturali e di bilancio dell'Italia

Questo il link al testo della Raccomandazione. Tra i numerosi spunti per il nostro paese, si segnala:

Strategia industriale nazionale: per la UE, la mancanza di coordinamento e la coesistenza di oltre 2 000 misure d’incentivazione non vanno nella direzione di una strategia nazionale di crescita chiara. Nel quadro attuale i settori strategici sono individuati senza tener conto delle nuove tendenze e tecnologie industriali e per alcuni distretti industriali chiave la strategia di sviluppo si scontra con il limite dovuto alla mancanza di dimensione territoriale. Alla strategia industriale gioverebbe un migliore coordinamento con la pianificazione degli investimenti infrastrutturali.

Energia: Il Consiglio raccomanda di accelerare l’elettrificazione e intensificare le iniziative per la diffusione delle energie rinnovabili, anche riducendo la frammentazione della normativa sulle autorizzazioni e investendo nella rete elettrica.

Innovazione: La raccomandazione è di rafforzare ulteriormente i collegamenti tra imprese e università, gli appalti per l’innovazione, il venture capital aziendale e le opportunità per i talenti. Promuovere la crescita e l’aggregazione delle PMI e delle start-up, anche alla luce degli impegni assunti nel piano strutturale di bilancio di medio termine.

Lavoro/Education: La raccomandazione è quella di promuovere la qualità del lavoro e ridurre la segmentazione del mercato del lavoro, anche per sostenere salari adeguati, e aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare dei gruppi sottorappresentati, anche rafforzando ulteriormente le politiche attive del mercato del lavoro e migliorando l’accesso a prezzi abbordabili a un’assistenza di qualità all’infanzia e a lungo termine, tenendo conto delle disparità regionali. Continuare a promuovere l’IFP post-secondaria e la formazione sul lavoro nei comparti ad alta domanda per soddisfare il fabbisogno di competenze a breve termine, rafforzando nel contempo l’apprendimento degli adulti tramite l’espansione dell’apprendimento sul lavoro nei comparti ad alta crescita.