ANIE Confindustria: il decreto di modifica al sistema di qualificazione negli appalti va sospeso.
L’elevata specializzazione e l’eccellenza tecnologica delle imprese del nostro Paese è seriamente a rischio. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (n. 280) lo scorso 29 novembre del Decreto del Presidente della Repubblica che va ad incidere sul Regolamento (DPR 207/2010) di attuazione del Codice degli Appalti si “stravolge” il sistema di qualificazione negli appalti a tutto danno delle imprese specializzate e altamente tecnologiche – oltre 1.200 le impresse aderenti ad ANIE Confindustria – imprese che investono ogni anno in Ricerca e Sviluppo il 4% del fatturato, rappresentando più del 30% dell’intero investimento in R&S effettuato dal settore privato in Italia.
“La ricaduta sulle imprese ANIE del D.P.R appena pubblicato, che peraltro recepisce solo formalmente, ma non sostanzialmente, il parere del Consiglio di Stato (n. 3014 ) dello scorso giugno – afferma Claudio Andrea Gemme, Presidente di ANIE Confindustria – è dirompente e va immediatamente sospeso”.
“Il sistema di qualificazione dei lavori pubblici, così come delineato dal Codice dei Contratti pubblici e dal Regolamento, infatti, non è stato messo in discussione “nei suoi principi fondanti” dal parere del Consiglio di Stato – afferma il Presidente Gemme – Non è stata messa in discussione la distinzione, corretta e opportuna, tra categorie “a qualificazione non obbligatoria” e categorie “a qualificazione obbligatoria”. E neppure la distinzione – prosegue Gemme – tra categorie a qualificazione obbligatoria e categorie “super specialistiche”.
ANIE ha attuato una azione di comunicazione tramite lancio del comunicato stampa.
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