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Statistiche sulle dichiarazioni IRES ed IRAP dell’anno di imposta 2019

Il 28-Febbraio-2022

Super e iper ammortamento trainano oltre 12 miliardi di investimenti

Dalle statistiche sulle dichiarazioni IRES e IRAP relative all’anno d’imposta 2019, e presentate nel corso degli anni 2020 e 2021, emerge che iper e super-ammortamento hanno trainato oltre 12 miliardi di investimenti.

Le statistiche, diffuse dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, tengono conto anche delle società di capitali il cui anno d’imposta non coincide con l’anno solare e dove, conseguentemente, la conclusione del periodo d’imposta 2019 si verifica nel corso del 2020.

Super-ammortamento

Nel 2019 continua ad applicarsi il “super-ammortamento”, che prevede la possibilità di dedurre una maggiore percentuale della quota di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria sugli investimenti in beni materiali strumentali nuovi. Nel 2019 tale agevolazione è stata fruita da 317.000 soggetti per un ammontare di 7,2 miliardi di euro. Circa il 64% dei fruitori si concentra nelle classi di ricavo comprese tra 100.000 euro e 2.500.000 euro. La maggiore incidenza nell’utilizzo dell’agevolazione si registra nelle seguenti regioni: Lombardia (32%), Lazio (12%) e Piemonte (11%).

In termini di ammontare, la maggiore deduzione è concentrata (76%) nei seguenti settori: “manifatturiero” (38%), “noleggio, agenzie viaggio e servizi di supporto alle imprese” (17,2%), “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (10,9%) e “servizi di informazione e comunicazione” (8,7%).

Iper-ammortamento

Per quanto riguarda l’agevolazione Iper-ammortamento, volta a favorire i processi di trasformazione tecnologica e digitale secondo il modello «Industria 4.0», nel 2019 è stata rivista la disciplina prevedendo aliquote di maggiorazione differenziate in base all’ammontare dell’investimento. In particolare la maggiorazione è del 170% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 100% per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di euro, 50% per investimenti oltre 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro. Per investimenti di importo superiore a 20 milioni di euro l’agevolazione non trova applicazione.

Nel 2019 la maggiorazione per gli investimenti in beni materiali strumentali è stata utilizzata da oltre 28.200 soggetti, per un ammontare di circa 4,8 miliardi di euro, di cui 569 milioni di euro relativi agli investimenti effettuati nel 2019. L’utilizzo è concentrato prevalentemente nel settore manifatturiero (80% dell’ammontare dell’agevolazione). Nell’ambito del modello “Industria 4.0” è stata prevista anche una maggiorazione del 30% (fino al 2017 era del 40%) sugli investimenti in beni strumentali immateriali che è stata utilizzata da oltre 23.200 soggetti per un ammontare di 388 milioni di euro.

Crediti d’imposta R&S e Sud

Per quanto riguarda i principali crediti d’imposta usufruibili dalle società, si segnala il credito d’imposta per ricerca e sviluppo dichiarato da 26.700 soggetti per un ammontare di credito spettante nel periodo di 3,0 miliardi di euro (-11,2% rispetto al 2018). I principali settori in cui si concentra l’ammontare del credito sono: il “manifatturiero” (50,3%), i “servizi di informazione e comunicazione” (14,2%), il “commercio all’ingrosso e al dettaglio” (8,2%) e le “attività professionali, scientifiche e tecniche” (8,3%).

Inoltre, per quanto riguarda il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi nel Mezzogiorno introdotto con la Legge di Stabilità 2016, dalle dichiarazioni per il 2019 risultano oltre 17.400 soggetti (+46% rispetto al 2018) per un ammontare di circa 1,3 miliardi di euro.

Patent Box

A partire dall’anno d’imposta 2015 è stata introdotta la possibilità di optare per un trattamento di favore dei redditi derivanti dall’utilizzo di brevetti industriali, marchi, opere di ingegno, processi e disegni industriali. Nel 2017 i marchi d’impresa sono stati esclusi dal regime patent-box; tuttavia sono state previste delle disposizioni di salvaguardia per le opzioni esercitate precedentemente, per le quali rimane aperta una finestra temporale (cd. grandfathering) per continuare a sfruttare tale agevolazione entro il 30 giugno 2021. L’opzione ha una durata di 5 esercizi ed è irrevocabile.

Dalle dichiarazioni per il 2019 risultano 2.509 società che hanno utilizzato l’agevolazione per un ammontare di reddito detassato e plusvalenze esenti pari a 6,2 miliardi di euro (1,3 volte il valore del 2018). L’incremento maggiore si riscontra nel settore “servizi di informazione e comunicazione” (da 246 a 533 milioni di euro). Il 64,3% del totale dell’agevolazione è utilizzato nel settore manifatturiero. Il regime patent box per le annualità successive al 2021 è stato profondamente modificato dal decreto legge n. 146/2021 e dalla Legge di Bilancio per il 2022.

Comunicato stampa MEF