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Legge di Bilancio 2019

Il 07-Gennaio-2019

Le misure rilevanti per l’Industria

Con la Legge di Bilancio 2019, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre scorso (Legge 145/2018), si prosegue sulla strada degli incentivi agli investimenti in digitalizzazione delle imprese attraverso la proroga di alcune delle misure introdotte dal Piano Calenda, seppure con modifiche e rimodulazioni, e l’introduzione di nuove forme di agevolazione per chi innova e assume. Di seguito se ne riassumono le principali:

Iperammortamento (art.1, commi 60-65)
Misura prorogata di un anno: vale per investimenti effettuati entro il 31/12/2020 a condizione che entro il 31/12/2019 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia pagato un acconto di almeno al 20% del costo di acquisizione.
Introdotto un sistema di aliquote differenziate: 270% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 200% per gli investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro; 150% per gli investimenti tra 10 e 20 milioni di euro.
Confermato l’incentivo per i beni immateriali pari al 140% condizionato all’acquisto di almeno un bene materiale tra quelli elencati nell’Allegato A.

Canoni dei software fruiti su piattaforme Cloud (art.1, comma 229)
Introdotta la maggiorazione al 140% della deducibilità dei canoni pagati per fruire di servizi e software fruiti su Cloud. La lista dei software ai quali si applica è la stessa prevista per i software di produzione acquistati come immobilizzazioni immateriali e vale anche in questo caso l’obbligo di acquisire prima un bene materiale 4.0 con iperammortamento.

Mini-IRES (art.1, comma 28)
Ridotta dal 24% al 15% per la parte corrispondente agli utili del periodo d’imposta precedente, conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, accantonati a riserve diverse da quelle non disponibili, nei limiti dell’importo corrispondente alla somma: degli investimenti effettuati in beni strumentali materiali nuovi di cui all’articolo 102 del testo unico, e del costo del personale dipendente assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato.

Nuova Sabatini (art.1, comma 200)
La misura dedicata alle PMI che prevede un contributo pari al 3,575% del capitale preso in prestito nel caso di investimenti in beni 4.0 (il 2,75% per i beni strumentali di altra natura) ha ottenuto nuovi fondi per un totale di 480 milioni (48 milioni di euro per il 2019, 96 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2023 e 48 milioni per il 2024).

Credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo (art.1, comma 70)
L’incentivo, la cui scadenza era già prevista per il 2020, prevedeva un credito d’imposta pari al 50% delle spese per attività di ricerca e sviluppo svolte sia all’interno sia all’esterno dell’azienda, con un tetto massimo di 20 milioni di euro. Il tetto massimo scende da 20 a 10 milioni di euro. L’aliquota passa dal 50% al 25% per diverse voci relative sia ai costi del personale impegnato nelle attività di R&S sia ai soggetti ai quali viene commissionato il progetto.
L’aliquota resta del 50% per le spese che riguardano il personale dipendente interno all’azienda, direttamente impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo e i contratti stipulati con università, enti di ricerca, startup innovative e PMI innovative.

Formazione 4.0 (art.1, commi 78-81)
Viene rinnovato per il 2019 il credito d’imposta per le attività di formazione del personale sulle tecnologie 4.0. Introdotte tre aliquote differenziate per dimensioni di impresa: 50% per le piccole imprese con un tetto massimo di 300 milioni di euro; 40% per le medie imprese e 30% per le grandi con un tetto di 200 milioni di euro per azienda.

Voucher per l’Innovation Manager (art.1, comma 228)
La misura vale per il 2019 e il 2020 (fondo di 25 milioni euro per ciascun anno) e prevede un incentivo, in forma di Voucher a fondo perduto, per le micro e piccole medie imprese che intendano avvalersi della consulenza di un esperto per “sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali”. Il voucher è pari a: 40.000 euro per le micro e piccole imprese  (80.000 euro se reti di imprese) per coprire il 50% della spesa; 25.000 euro per le medie imprese per coprire il 30% della spesa sostenuta. I contributi sono subordinati alla sottoscrizione di un contratto di servizio di consulenza tra i beneficiari e le società di consulenza o i manager qualificati iscritti in un elenco che sarà istituito con apposito decreto del Mise, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio.

Blockchain, IoT e Intelligenza Artificiale (art.1, comma 226)
Istituito un fondo di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, destinato a finanziare progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri.

Fondo per la microelettronica (art.1, comma 203)
Istituito fondo per erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’Importante Progetto di Interesse Comune Europeo (IPCEI) sulla microelettronica, con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2019, di 50 milioni per il 2020, di 60 milioni per il 2021 e di 100 milioni per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024.