Transizione 4.0, analisi dell’Ufficio Parlamentare del Bilancio
Il 12-Giugno-2025L’Ufficio parlamentare di bilancio, nel suo Rapporto sulla politica di bilancio di giugno 2025, ha analizzato l’efficacia degli incentivi Industria 4.0 e Transizione 4.0.
- Il passaggio dal sistema di “iperammortamento” al credito d’imposta nel 2020 ha reso gli incentivi più accessibili, svincolandoli dalla redditività immediata delle imprese e favorendo una diffusione più ampia, inclusa una maggiore partecipazione delle PMI e delle regioni del Sud.
- Il piano ha incentivato investimenti in beni strumentali 4.0, con un impatto positivo sull’occupazione. Tuttavia, l’effetto sulla produttività rimane incerto, con aumenti ancora non evidenti.
- Nonostante l’aumento degli investimenti, l’UPB segnala un “effetto peso morto”, indicando che una parte significativa degli incentivi potrebbe non aver generato nuovi investimenti, ma solo accelerato decisioni già pianificate. Inoltre, i costi per lo Stato sono risultati superiori alle previsioni iniziali, sollevando preoccupazioni sull’efficienza della spesa pubblica.
- Il piano ha avuto un impatto limitato sulla formazione, con l’utilizzo del credito d’imposta per la formazione 4.0 che è stato tra i meno sfruttati. Questo evidenzia una persistente carenza di competenze digitali nelle imprese italiane, nonostante gli sforzi per promuovere la digitalizzazione.
Il Piano Transizione 4.0 ha rappresentato un passo significativo verso la modernizzazione del sistema produttivo italiano, ma le sfide legate all’efficienza degli incentivi e alla formazione delle competenze digitali richiedono ulteriori interventi per garantire una trasformazione digitale sostenibile e inclusiva.