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Ambiente ed energia: cause pendenti avanti Corte di Giustizia

La Corte di Giusitizia europea dovrà decidere su: etichettatura per il consumo di energia degli elettrodomestici e sull'inclusione di alcune sostanze coperte dal Reg. REACH.

  • Causa T-544/13 : Ricorso proposto dalla Dyson Ltd. contro la Commissione europea avanti il Tribunale europeo per l’annullamento del Reg. delegato (UE) n. 665/2013 che integra la Dir. 2010/30/UE per quanto riguarda l’etichettatura indicante il consumo degli aspirapolvere

                                                                                                                                                                           Status: PENDENTE

  • Causa C-324/15 P : Impugnazione proposta dalla Hitachi Chemical Europe GmbH e dalla Polynt SpA avanti la Corte di Giustizia per l’annullamento della sentenza del Tribunale del 30 aprile 2015, nella causa T-135/13. La sentenza impugnata ha rigettato il ricorso promosso dalle società Hitachi Chemical Europe GmbH, Polynt SpA e Sitre Srl contro l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Le ricorrenti avevano chiesto l’annullamento parziale della decisione ED/169/2012 dell’ECHA. Tale decisione riguardava l’inclusione dell’anidride esaidrometilftalica, dell’anidride esaidro-4-metilftalica, dell’anidride esaidro-1-metilftalica e dell’anidride esaidro-3-metilftalica (nel complesso, indicate come l’”MHHPA“) fra le sostanze che rispondono ai criteri di cui all’articolo 57, lettera f), del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (“REACH“), adottata in forza dell’articolo 59 del REACH, nella misura in cui si riferisce all’MHHPA e ai suoi monomeri

                                                                                                                                                                            Status: PENDENTE

  • Causa C-323/15 P:  Impugnazione proposta dalla Polynt SpA avanti la Corte di Giustizia per l’annullamento della sentenza del Tribunale del 30 aprile 2015, nella causa T-134/13. La sentenza impugnata ha rigettato il ricorso promosso Polynt SpA e Sitre Srl contro l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA). Le ricorrenti avevano chiesto l’annullamento parzialmente della decisione ED/169/2012 dell’ECHA. Tale decisione riguardava l’inclusione dell’anidride cicloesan-1,2-dicarbossilica, dell’anidride cis-cicloesan-1,2-dicarbossilica e dell’anidride trans-cicloesan-1,2-dicarbossilica (nel complesso, indicate come l’”HHPA”) fra le sostanze che rispondono ai criteri di cui all’articolo 57, lettera f), del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (“REACH”), adottata in forza dell’articolo 59 del REACH, nella misura in cui si riferisce all’HHPA e ai suoi monomeri.

                                                                                                                                                                                  Status: PENDENTE

 Per quanto riguarda l’effetto dell’impugnazione proposta contro le sentenze del Tribunale europeo nelle Cause C-324/15 P e C-325/15 P, questa non ha effetto sospensivo dell’efficacia delle sentenze.

La Corte valuterà poi la fondatezza o meno dell’impugnazione:

  1. se la ritiene infondata, respinge l’impugnazione;
  2. se l’impugnazione è ricevibile e fondata, la Corte di giustizia annulla la decisione del  Tribunale e statuisce direttamente sulla controversia oppure rinvia la causa al Tribunale, che è vincolato dalla decisione resa dalla Corte.