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COP21: le indicazioni del Parlamento europeo

Il 14 ottobre 2015 il Parlamento ha richiesto all'UE e ai suoi Stati membri di raggiungere un accordo, durante la COP21 di Parigi, ambizioso, globale e giuridicamente vincolante

Nella Risoluzione, che conferisce il mandato per la delegazione del Parlamento alla COP21 – la Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite che si terrà a Parigi dal 30 novembre all’11 dicembre – i deputati invitano l’UE a chiedere:

  • una riduzione di almeno il 40% delle emissioni di gas serra
  • un obiettivo di efficienza energetica del 40%
  • un obiettivo del 30% entro il 2030 per le energie rinnovabili.

La Risoluzione invita a un rilancio generale della politica UE sul clima, in linea con l’impegno dell’UE di ridurre dell’80-95% le sue emissioni di gas serra entro il 2050, rispetto alle indicazioni degli ambiziosi obiettivi ambientali europei fissati al 2030: 40% di riduzione di emissioni, 27% produzione da fonte rinnovabile, 27% efficienza energetica.

Per i deputati, il Protocollo 2015 dovrebbe:

  • essere giuridicamente vincolante
  • puntare a eliminare progressivamente le emissioni globali di carbonio entro il 2050 o poco oltre, in modo da mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C
  • se necessario, prevedere che i lavori inizino nel 2016 per elaborare misure di riduzione supplementari
  • prevedere periodi di impegno quinquennali quale soluzione più appropriata per evitare che i risultati siano modesti.

Per quanto riguarda gli aspetti di « finanza » climatica, il Parlamento invita l’UE e i suoi Stati membri a concordare una tabella di marcia per incrementare i finanziamenti, così da raggiungere l’obiettivo complessivo di 100 miliardi di dollari l’anno entro il 2020. In aggiunta, propone di destinare alcune quote di emissione nell’ambito dello Schema di commercio delle emissioni (ETS) come fonti aggiuntive di finanziamenti per le politiche climatiche, così come i profitti derivanti dalle misure UE e internazionali sulle emissioni prodotte dai trasporti aerei e marittimi.

Per maggiori approfondimenti è possibile consultare il sito del Parlamento e uno Studio sul tema del Parlamento europeo.