Legge di stabilità 2016 ed edilizia scolastica
I Comuni potranno spendere 480 milioni in più
La legge di stabilità 2016 ha incrementato le risorse a disposizione dei Comuni per gli interventi di riqualificazione, messa in sicurezza e nuova costruzione. La novità è stata inserita in un apposito emendamento della Legge di Stabilità, che esclude dal saldo di bilancio le spese per interventi di edilizia scolastica finanziate con avanzi di amministrazione o ricorrendo al debito. I Comuni avranno in totale a disposizione 480 milioni di euro e li potranno spendere da subito.
Slitta invece di un anno l’entrata in vigore dello “School Bonus”, ovvero il credito di imposta del 65% per il 2016 e il 2017 e del 50% per il 2018 per chi effettua donazioni in denaro per la realizzazione di nuove scuole, la manutenzione degli edifici esistenti e il sostegno a interventi per l’occupabilità degli studenti. Ciò significa poter detrarre parte delle spese per finanziare gli interventi di edilizia scolastica sostenute a partire dal 2016, dal calcolo dei redditi relativi agli anni 2016, 2017 e 2018 e delle relative tasse da pagare rispettivamente nel 2017, 2018 e 2019. Inoltre, si potrà iniziare a beneficiare di questa agevolazione dal 2017, cioè dall’anno in cui si pagheranno le tasse relative al 2016.(La misura era stata introdotta dalla legge sulla “Buona Scuola” (Legge 107/2015) e doveva essere applicata già per il periodo di imposta 2015.)