Istituito il SINFI –Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture
Pubblicate in Gazzetta le modalità attuative del catasto nazionale che mappa reti elettriche, reti in fibra ottica, strade, edifici e scuole digitalizzate
Lo scorso 16 giugno è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 11 maggio 2016 di istituzione del SINFI – Sistema informativo nazionale federato delle infrastrutture.
Il decreto, che istituisce quindi una sorta di catasto nazionale delle infrastrutture, attua le disposizioni del Decreto Legge 133/2014 – cosiddetto Sblocca Italia – e del D.lgs. 33/2016, recante misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocita, definendo le regole tecniche e le modalità per la costituzione, la consultazione e l’aggiornamento dei dati territoriali detenuti dalle pubbliche amministrazioni e dai soggetti proprietari o concessionari di infrastrutture di gas, luce, acqua e telecomunicazioni.
La costituzione del sistema rientra nelle misure individuate dal Piano nazionale per la banda ultralarga con un orientamento sulla riduzione dei costi di installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità. Il SINFI, che sarà gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico, conterrà tutte le informazioni relative alle infrastrutture presenti sul territorio, sia nel sottosuolo che in superficie, e permetterà di velocizzare lo sviluppo delle reti a banda ultralarga e risparmiare sui costi di posa della fibra.
Tra i dati del sottosuolo catalogati nel SINFI rientreranno reti di: telecomunicazione, elettriche, approvvigionamento idrico, gas, teleriscaldamento, oleodotti, pubblica illuminazione, ecc. Saranno, inoltre, inseriti nel sistema i dati relativi agli edifici equipaggiati con infrastruttura fisica passiva interna multiservizio (edifici UBB Ready) e gli edifici scolastici digitalizzati. Tra i dati delle infrastrutture di superfice figurano invece: strade, ferrovie, immobili ed antropizzazioni.
Il SINFI fornirà informazioni relative ai sottoservizi già presenti nel territorio e a quelli in fase di progettazione da parte dei vari operatori di rete, in tal modo sarà più facile agevolare la progettazione di nuovi interventi ed il riuso delle infrastrutture esistenti.
Le amministrazioni pubbliche avranno quindi a disposizione 180 giorni dalla pubblicazione del decreto per comunicare le informazioni al Catasto, 90 saranno invece i giorni a disposizione degli operatori; entro i medesimi termini dovrà inoltre essere comunicata l’eventuale indisponibilità dei dati.