Ristrutturazioni, il 57% delle abitazioni ha usufruito delle detrazioni fiscali
Gli incentivi per il recupero e la riqualificazione energetica hanno generato 292 miliardi di euro di investimenti
2 milioni di posti di lavoro e 292 miliardi di investimenti grazie alle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni usufruite dal 57 % delle abitazioni italiane. Questi i dati emersi dallo studio realizzato dalla Camera dei Deputati in collaborazione con il CRESME, sull’impatto delle detrazioni fiscali per il patrimonio edilizio esistente. Dallo studio emerge che gli incentivi fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica negli ultimi vent’anni hanno coinvolto 17,8 milioni di interventi; poiché le abitazioni sono il principale oggetto degli interventi di rinnovo, il documento segnala che oltre il 57% delle abitazioni italiane sono state interessate dai bonus per la casa. Le misure di incentivazione fiscale hanno attivato investimenti pari a 292,7 miliardi di euro. Il dato a consuntivo per il 2017 indica un volume di investimenti pari a 28.106 milioni di euro veicolati dagli incentivi, riconducibili a 3.724 milioni di euro per la riqualificazione energetica e a 24.382 milioni di euro per il recupero edilizio.
Sulla base delle dinamiche registrate nei primi otto mesi dell’anno, le previsioni per il 2018 indicano un volume di spesa complessivo superiore ai livelli del 2017, con 28.587 milioni di euro, 3.549 milioni di euro per riqualificazione energetica e 25.038 milioni per recupero edilizio. Le misure di incentivazione hanno attivato importanti volumi di investimenti a partire dal 2013, in corrispondenza della maggiorazione delle aliquote. Nel confronto tra le dichiarazioni del biennio 2016-2017 e quelle del biennio 2010-2011, si nota un aumento degli importi dei lavori in detrazione dell’ 85%. Questo denota un maggiore utilizzo degli incentivi nelle regioni del Nord e del Centro rispetto a quelle del Mezzogiorno.
I 202,4 miliardi di euro attivati dagli incentivi nel periodo 2011-2017 hanno attivato oltre 2 milioni di occupati diretti nel settore del recupero edilizio e della riqualificazione energetica e 1 milione di occupati indiretti nelle industrie e nei servizi collegati. Le imprese e il fattore lavoro vantano un saldo positivo di +239,2 miliardi di euro quale risultato di un fatturato (positivo), all’interno del quale sono compresi i compensi e le retribuzioni per gli occupati delle imprese stesse, nonché le imposte e gli oneri sociali sostenuti dalle imprese e attribuibili agli incentivi fiscali (negativi).