Regolamento Prodotti Sostenibili ESPR: raggiunto accordo di trilogo
Finalizzata l'intesa sulla futura legislazione in materia di ecodesign e progettazione ecocompatibile
Nella serata di lunedì 4 Dicembre i negoziatori del Consiglio e del Parlamento hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla proposta di Regolamento Prodotti Sostenibili – ESPR e sul relativo Digital Product Passport – DPP. Come indicato nei comunicati stampa rilasciati da Consiglio e Parlamento, gli elementi principali dell’accordo riguardano i seguenti argomenti:
- Campo di applicazione: l’accordo esclude gli autoveicoli dai gruppi di prodotti oggetto del regolamento, laddove già disciplinati in altri atti legislativi. In linea con i trattati, anche i prodotti che hanno un impatto sulla difesa o sulla sicurezza nazionale non saranno contemplati.
- Conferimento di poteri alla Commissione: l’accordo conferisce alla Commissione il potere di adottare specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti al fine di migliorarne la sostenibilità ambientale mediante atti delegati. L’industria, così come le Autorità nazionali, avranno 18 mesi dopo l’adozione dell’atto delegato per adeguarsi ai nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile. Tuttavia, in alcuni casi debitamente giustificati, la Commissione può fissare una data di applicazione anticipata. I colegislatori hanno inoltre convenuto che la Commissione potrà adottare, mediante atti di esecuzione, requisiti obbligatori per i contratti di appalto pubblico per incentivare l’offerta e la domanda di prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale.
- Prodotti prioritari: su iniziativa del Parlamento, i negoziatori hanno concordato che la Commissione debba dare priorità a una serie di gruppi di prodotti nel primo Working Plan da adottare entro 9 mesi dall’entrata in vigore della nuova legislazione. Questi prodotti prioritari includono ferro, acciaio, alluminio, prodotti tessili (in particolare indumenti e calzature), mobili, pneumatici, detergenti, vernici, lubrificanti e prodotti chimici.
- Digital Product Passport – DPP: la Commissione gestirà un portale web pubblico che consentirà ai consumatori di cercare e confrontare le informazioni incluse nei passaporti dei prodotti. Altri dettagli sul DPP dovranno essere definiti nel corso dei triloghi tecnici.
- Distruzione delle merci invendute: i negoziatori hanno concordato di introdurre un divieto diretto alla distruzione di prodotti tessili e calzature. Le piccole e microimprese saranno esentate da questo divieto, mentre le medie imprese beneficeranno di un’esenzione di 6 anni. Tale divieto entrerà in vigore due anni dopo l’entrata in vigore del regolamento. Alla Commissione sarà inoltre conferito il potere di introdurre nuovi divieti relativi alla distruzione di altri prodotti invenduti mediante atti delegati.
- Rivalutazione: l’accordo provvisorio invita la Commissione a valutare i miglioramenti nella sostenibilità ambientale dei requisiti ecodesign già adottati, includendo altri criteri come ciclo di vita, impronta ambientale, Carbon Footprint o Material Footprint.
- Sanzioni: l’accordo stabilisce alcuni criteri di armonizzazione delle sanzioni in caso di mancato rispetto dei requisiti di Ecodesign, ma spetterà alle Autorità Competenti degli Stati membri determinare quali sanzioni dovranno essere comminate in caso di violazione.
- Mercati online: l’accordo provvisorio allinea gli obblighi dei mercati online al Digital Services Act, in termini di cooperazione con le Autorità di vigilanza del mercato degli Stati membri per garantire che la legislazione europea sia rispettata dai prodotti venduti online.
Il testo definitivo dell’accordo sarà disponibile solamente in una fase successiva, in quanto la maggior parte dei lavori deve ancora essere completata a livello dei triloghi tecnici prima che Parlamento e Consiglio approvino formalmente il provvedimento. In particolar modo sono previste ulteriori discussioni tecniche su: DPP, definizione di sostanze problematiche (non menzionata nell’accordo politico) ed altri temi (ad es. sostenibilità sociale). Occorrerà quindi attendere il testo definitivo dell’ESPR per valutare tutte le modifiche apportate sui vari temi.
A seguito dell’accordo politico è dunque ipotizzabile che, salvo imprevisti nei triloghi tecnici, l’adozione del testo definitivo dell’ESPR da parte di Parlamento e Consiglio dovrebbe avvenire a Febbraio 2024. Successivamente potrà essere formalmente adottato il Working Plan ESPR definitivo da parte della Commissione che elencherà i prodotti da regolamentare nei futuri atti delegati. Ipoteticamente i primi passaporti digitali dei prodotti (DPP) potrebbero quindi già essere attuati nel 2027.