Nuovi CAM per i contratti EPC: verso una pubblica amministrazione sostenibile
Il 29 agosto 2024 il MASE ha pubblicato il decreto dove vengono implementati i criteri ambientali minimi (CAM) per i contratti a prestazione energetica (EPC). Lo scopo principale è supportare la sostenibilità ambientale nei servizi energetici, migliorando l'efficienza e riducendo l'impatto ecologico degli edifici.
Con il decreto 12 agosto 2024, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 57, comma 2, del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, i criteri ambientali minimi (di cui all’allegato 1) per l’affidamento integrato di un contratto a prestazione energetica (EPC) di servizi energetici per i sistemi edifici-impianti (CAM EPC). Il decreto entrerà in vigore dopo centoventi giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 202 del 29 agosto. Il decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare del 7 marzo 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 74 del 28 marzo 2012, verrà quindi abrogato dalla data di entrata in vigore del decreto stesso.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha accolto i criteri ambientali minimi (CAM) per i contratti a prestazione energetica (EPC), in conformità con il codice degli appalti. I criteri fissati nel decreto forniscono indicazioni per le stazioni appaltanti e stabiliscono i criteri ambientali minimi per l’affidamento dei contratti a prestazione energetica di servizi energetici per il sistema edificio-impianto attraverso contratti di prestazione energetica con garanzia di risultato affidati tramite EPC-appalto oppure tramite EPC-concessioni caratterizzati dalla realizzazione e gestione degli assets EPC.
Il comma 2 dell’art. 57 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, «Codice dei contratti pubblici» stabilisce che le stazioni appaltanti e gli enti concedenti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi ambientali previsti dal Piano d’azione per la sostenibilità ambientale dei consumi nel settore della pubblica amministrazione (adottato con il decreto 3 agosto 2023 del MASE, di concerto con il MEF e il MIMIT) attraverso l’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, almeno delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi, definiti per specifiche categorie di appalti e concessioni, differenziati, ove tecnicamente opportuno, anche in base al valore dell’appalto o della concessione.
I CAM relativi ai contratti per gli edifici-impianti intendono promuovere:
- l’efficientamento energetico
- lo sviluppo dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili
- la riduzione delle emissioni climalteranti e dell’uso delle risorse naturali
- la riduzione degli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita di prodotti e servizi
Il testo tiene conto delle normative europee che richiedono maggiore attenzione agli aspetti non finanziari (ESG) nelle informazioni fornite dagli operatori economici. L’adozione dei CAM, in linea con queste normative, premia le imprese che implementano strategie sostenibili, aumentando l’attrazione di capitali per le opere pubbliche.
I CAM contenuti nel decreto si applicano a tutti gli affidamenti con contratti EPC Servizio Elettrico (EPC-SE) e Servizio Termico – (EPC-ST), come la gestione e l’efficientamento degli impianti elettrici e termici o la gestione energetica, anche remota, effettuata con sistemi hardware e software.